Il premio Nobel 2025 per la pace a María Corina Machado non deve proprio essere andato giù a Nicolás Maduro: il Venezuela ha chiuso la sua ambasciata. «Abbiamo ricevuto informazioni dall’ambasciata venezuelana che ci informano della chiusura, senza fornire alcuna motivazione», ha dichiarato Cecilie Roang, portavoce del ministero degli Esteri norvegese. «Nonostante abbiamo opinioni diverse su diverse questioni, la Norvegia desidera mantenere aperto il dialogo con il Venezuela e si impegnerà in tal senso», ha aggiunto Roang, intervistata dal quotidiano norvegese Vg. Evidentemente si può interpretare come una ritorsione a seguito del conferimento del premio alla Machado, principale oppositrice del regime chavista guidato da Maduro, da parte del Comitato norvegese per il Nobel.
Il Venezuela ha chiuso anche l’ambasciata d’Australia, mentre ne ha aperte in Burkina Faso e Zimbabwe. Secondo Caracas, le chiusure fanno parte della «riassegnazione strategica delle risorse» che difatti arrivano dopo settimane di crescenti tensioni con gli Stati Uniti. I servizi consolari ai venezuelani in Norvegia e Australia saranno forniti dalle missioni diplomatiche, con dettagli che saranno comunicati nei prossimi giorni. Il governo Maduro ha comunicato che le due nuove aperture toccano «due nazioni sorelle, alleate strategiche nella lotta anticoloniale e nella resistenza contro le pressioni egemoniche». Le nuove ambasciate, secondo la dichiarazione ufficiale, serviranno a lanciare progetti congiunti che coinvolgono agricoltura, energia, istruzione, industria mineraria e altri interessi comuni.





