La ricchezza globale ha continuato a crescere anche in un contesto di incertezza economica, registrando nel 2024 un incremento del 4,6% in dollari. Lo evidenzia l’edizione 2025 del Global Wealth Report di UBS, che ha analizzato 56 mercati rappresentativi di oltre il 90% del patrimonio mondiale. A guidare questa espansione sono state soprattutto le Americhe, con un +11,35%, mentre in Europa, Medio Oriente e Africa l’aumento è stato quasi nullo (+0,44%).
L’Italia, in questo scenario, ha visto salire a 1,3 milioni il numero dei milionari in dollari. Un segnale della tenuta del patrimonio privato, confermata anche dalla posizione finanziaria netta positiva del Paese verso l’estero, pari al 15% del Pil. Un dato superiore alla media europea, dovuto – secondo UBS – all’elevato livello di risparmio delle famiglie italiane.
Tuttavia, come ricorda Matteo Ramenghi, chief investment officer di UBS Global Wealth Management, questa ricchezza da sola non basta: per produrre benefici duraturi, serve una maggiore consapevolezza finanziaria. In un’epoca segnata da rapidi cambiamenti e instabilità, la gestione del patrimonio si fa sempre più complessa e strategica. E richiede, secondo i vertici d UBS, competenze adeguate per affrontare le sfide del presente e pianificare il trasferimento della ricchezza alle generazioni future.
