Donald Trump ha imposto un divieto di ingresso negli Stati Uniti da 12 Paesi: Afghanistan, Myanmare, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Il divieto ha lo scopo di proteggere il Paese da «terroristi stranieri e altre minacce alla sicurezza nazionale», si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca.
Trump ha anche deciso di limitare parzialmente l’ingresso dei cittadini di 7 Paesi: Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela. Le restrizioni, si sottolinea nella nota della Casa Bianca, si applicano sia ai migranti che ai non migranti.
Alla luce delle restrizioni, il ministro degli Interni venezuelano, Diosdado Cabello, ha affermato: «Essere negli Stati Uniti rappresenta un grande rischio per chiunque, non solo per i venezuelani».
Il presidente Usa ha detto di aver deciso il divieto dopo l’attacco anti-semita a Boulder, in Colorado. L’Egitto, Paese d’origine dell’attentatore Mohamed Soliman non è tra i Paesi colpiti dal provvedimento.
Trump ha inoltre annunciato di aver vietato i visti per gli studenti stranieri ad Harvard. «Ho deciso – si legge in una nota – che è necessario limitare l’ingresso di cittadini stranieri che cercano di entrare negli Stati Uniti esclusivamente o principalmente per partecipare a un corso di studi presso Harvard o a un programma di scambio ospitato dall’università».