Fa un altro passo avanti, anche se non è l’ultimo, il piano dei crediti d’imposta 5.0: 6,3 miliardi del Pnrr per finanziare progetti di innovazione che comportino anche significativi risparmi energetici.

Siamo arrivati a un testo del decreto attuativo concordato tra i tre ministeri coinvolti e ora il provvedimento passa all’esame della Corte dei conti. Solo dopo sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) con avviso nella Gazzetta Ufficiale. È possibile che a stretto giro sia poi resa nota anche una circolare tecnica sugli aspetti energetici. L’obiettivo, a questo punto, è l’operatività entro luglio, dopo diversi mesi di attesa che hanno pesantemente condizionato le scelte di investimento delle imprese.

La modifica chiesta dal Mef

L’ultima versione licenziata dal Mimit contiene alcune modifiche richieste dal ministero dell’Economia, che doveva esprimere formalmente il concerto, e dall’Ambiente e sicurezza energetica, chiamata a inviare un parere. Il piano prevede agevolazioni per investimenti completati entro il 2025. Ma Il confronto con il Mef ha portato a restringere l’arco di tempo di conclusione per quelli relativi al 2024. È saltato infatti il comma che consentiva di far slittare il completamento fino al 30 aprile 2025 nel caso in cui, entro il 2024, fosse stato versato al venditore un acconto di almeno il 50 per cento.

Il ruolo delle Entrate

Altre due novità riguardano il ruolo dell’agenzia delle Entrate. Da un lato, è stato stralciato il comma che faceva salvi i controlli, le verifiche ei conseguenti provvedimenti di competenza dell’Agenzia. Il controllore unico a questo punto resta il Gse (Gestore dei servizi energetici incaricato dal Mimit). Dall’altro lato, però, si precisa che l’Agenzia L’Agenzia trasmetterà al Mimit l’elenco delle imprese che hanno utilizzato in compensazione il credito d’imposta, con i relativi importi.

Documentazione di fine progetto

Viene poi specificato quali documentazioni l’impresa deve trasmettere al Gse a seguito del completamento del progetto di innovazione, comunque entro il 28 febbraio 2026. Si tratta della comunicazione di completamento investimento, la certificazione ex post sul raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico dichiarati all’inizio del progetto, l’attestato relativo alla perizia tecnica asseverata sulle caratteristiche dei beni strumentali acquistati e la certificazione contabile sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.

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