Nell’attesa che arrivi il via ufficiale dei ministri degli Esteri della Ue, atteso dal Consiglio Affari esteri del 19 febbraio, si delinea già un tassello, molto operativo, della futura operazione europea nel Mar Rosso “Aspides” che porterà le navi europee a difendere i mercantili dagli attacchi degli Houthi, iniziati a novembre 2023. E questo tassello ha la forma di un cacciatorpediniere della Marina militare. Sostenuti dall’Iran, gli Houthi riescono ad attaccare le navi dalla terra ferma, ricorrendo a droni, missili, e barchini.
«L’operazione in mar Rosso sta partendo – ha infatti spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani -, l’Italia ne avrà il comando operativo. L’abbiamo fortemente voluta trovando l’immediata adesione di Francia e Germania. Dopo il perfezionamento dell’accordo politico tra ministri degli esteri c’è stato quello operativo tra ministri della difesa. Sarà presente il cacciatorpediniere Caio Duilio che si aggiungerà alle altre fregate già impegnate nelle missione anti pirateria Atalanta. Il comando in mare sarà appannaggio di un ammiraglio italiano – ha sottolineato Tajani -. Avrà il compito di tutelare la sicurezza delle nostre navi, in caso di attacchi di droni o missili, da Hormuz fino a Suez. Ci staranno anche aerei francesi e tedeschi e si potrebbero aggiungere altre marine europee».
Hangar e ponte di volo idonei per operare con gli elicotteri
Caio Duilio è stato varato a Riva Trigoso (GE) il 23 ottobre 2007 e trasportato presso i cantieri navali del Muggiano (SP) per poi entrare in servizio, con la consegna alla Marina, il 3 aprile 2009. Lungo oltre 152 metri e largo una ventina, una velocità di 29 nodi, 195 persone a bordo, dal punto di vista degli armamenti dispone di 3 Oto Melara 76/62 SR; 2 Oto Melara Oerlikon KBA 25/80; Sist. Miss. PAAMS: 6 lanciatori vert. (48 celle) per Aster 15 e Aster 30; Predisp. per 8 S/S Teseo Mk2/A; 2 lanciarazzi SCLAR-H; 2 lanciasiluri Eurotorp B515/1 MU90; EH101/SH90.
Il porto di riferimento è Taranto e dipende dal Comando del Primo Gruppo Navale, di cui è anche Unità di bandiera. «Adottando tecnologie di ultima generazione – si legge sul sito del ministero della Difesa – è particolarmente idoneo a svolgere compiti di comando e controllo, anche in situazioni di crisi ed emergenza umanitaria, potendo contare su numerosi apparati di comunicazione tradizionale e satellitare, tra cui il recentissimo Link22, e di un moderno sistema di supporto al comando, riconfigurabile secondo le esigenze. Il tutto attuabile nella piena autosufficienza logistica senza dipendere dal territorio sul quale o vicino al quale, è richiesto di interagire o operare. L’hangar ed il ponte di volo – viene spiegato – sono idonei per operare con gli elicotteri SH90 ed EH101 per le esigenze di pattugliamento marittimo, trasporto ed evacuazione sanitaria».
L’esordio nell’ambito dell’esercitazione Nato
Il Caio Duilio ha avuto il suo esordio in ambito internazionale durante l’esercitazione Nato Proud Manta, svolta nelle acque del Mar Ionio nel febbraio 2011, operando insieme a navi, sommergibili ed aeromobili di nove Nazioni alleate. Questo ancora prima della consegna della bandiera di combattimento, evento avvenuto a Gaeta (LT) il 22 settembre dello stesso anno. Ha ottenuto la caratteristica “Combat Ready” dopo il superamento del tirocinio navale presso il centro addestramento aeronavale della Marina militare durante i primi mesi del 2012, durante i quali ha anche effettuato positivamente i test di lancio per il sistema missilistico PAAMS.