Sanremo finisce sulle pagine rosa salmone del Financial Times. Il quotidiano britannico ha dedicato nei giorni scorsi un ampio articolo dedicato alla moda maschile protagonista sul palco dell’Ariston e rilanciato con entusiasmo nelle scorse ore dal conduttore della kermesse Amadeus.
“I cantanti uomini si sono esibiti in una serie di look stravaganti e spesso non conformi al genere – scrive il Financial Times – tra cui un’ampia gonna ricamata di Dolce&Gabbana indossata da I Santi, Francesi davanti a un pubblico di circa 15 milioni di persone, ovvero circa un quarto della popolazione italiana”.
Per il quotidiano britannico, che analizza i look degli artisti maschili e la loro evoluzione, intervistando Mimina Cornacchia, stylist di Mr Rain e Santi Francesi e Ramona Tabita, che ha vestito Ghali “si è trattato di un cambiamento significativo per il Festival di Sanremo, punto fermo della televisione italiana dal 1951, dove il massimo che si poteva chiedere a un cantante uomo in gara, in termini di stravaganza stilistica, era un abito di Giorgio Armani”. Una volta “erano le donne a dettare la moda a Sanremo, non gli uomini – racconta Tabita-. Ora le cose sono cambiate”.
La rivoluzione di stile a Sanremo, secondo FT è stata causata da diversi fattori. Il festival, spesso descritto come ‘trash’ dai suoi detrattori, attira un numero crescente di marchi di lusso e gli artisti italiani di sesso maschile negli ultimi anni hanno adottato uno stile sperimentale, a volte gender fluid, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Come Achille Lauro, che è apparso al festival del 2020 fasciato in un body trasparente disegnato dall’ex direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, o i Maneskin, Mahmood, Rosa Chemical e altri.
Il palco di Sanremo sarebbe quindi uno specchio dei tempi, dove si rifletterebbe lo stile visto sulle passerelle internazionali dedicate al menswear, dove l’abbigliamento gender fluid è sempre più popolare. “In Italia – sottolinea il quotidiano – un Paese che ha eletto un governo conservatore e di destra nel 2022 e dove i diritti Lgbt sono indietro rispetto ad altre democrazie occidentali, gli abiti maschili al Festival hanno causato alcune polemiche e attirato alcuni commenti infelici sui social media”.