Chiusure contrastate per le borse europee, dopo che la Bce ha lasciato invariati i tassi di riferimento (il principale al 4,50%), avvisando che resteranno restrittivi finché necessario. Le incognite sono molte e non si esclude una ripresa dell’inflazione, ma neppure un taglio prima dell’estate.
Mentre Milano termina in calo dello 0,60%, le altre piazze strappano deboli rialzi, dimostrando comunque una maggiore propensione al rischio: Londra +0,03%, Parigi +0,11% e Francoforte +0,10%. Gli investitori – comunque – restano prudenti.
Wall Street prosegue in territorio positivo. Il dato del Pil Usa del quarto trimestre 2023 (+3,3%) ha superato le attese degli analisti, ma ha rallentato rispetto al +4,9% del terzo trimestre.
I numeri americani confermano un cosiddetto “atterraggio morbido”. La politica monetaria della Fed è riuscita per ora a raffreddare l’inflazione senza innescare una forte recessione economica.
Il petrolio è in rialzo sulla scia delle tensioni geopolitiche mediorientali. Il brent sale a 81,23 dollari al barile e il greggio americano a 76,16.