I progetti di sviluppo di Baladin hanno convinto 2.300 investitori che hanno scelto di aderire alla campagna di crowdfunding. Questa ha raggiunto l’obiettivo prefissato, pari a 5 milioni di euro, in soli 6 giorni.
Il progetto “Beer Revolution” lanciato sulla piattaforma Mamacrowd da uno dei pionieri della birra artigianale italiana ha infatti riscosso da subito un forte interesse, raccogliendo oltre 2,5 milioni di euro in meno di 24 ore.
Baladin si è impegnato a utilizzare i fondi raccolti per realizzare un ambizioso piano di sviluppo da qui al 2028, che prevede, oltre a una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua circolare attraverso la costruzione di un pozzo e l’avvio di Open Hub, «il primo birrificio condiviso d’Italia» (produrrà 6 birre in fusto ideate da 6 birrifici recenti vincitori di 16 premi a Birra dell’Anno 2024).
Nel 2022, Baladin ha raggiunto una produzione di 25.850 ettolitri, con ricavi poco sopra i 16 milioni di euro e un Ebitda del 20%, «con un tasso di crescita superiore alla media del comparto», sottolineano dall’azienda. L’obiettivo è, a seconda degli scenari ipotizzati, arrivare nel 2028 a un fatturato compreso tra i 34 e i 49 milioni di euro (con un Cagr del 22% circa, un’Ebitda del 25% e una produzione di 100mila ettolitri/anno tra i 2 siti produttivi di Piozzo e Bernareggio).
Presente in 47 Paesi, Baladin opera attraverso una strategia omnichannel con una rete B2B di circa 3.000 rivenditori horeca e un e-commerce che ha servito, a oggi, 24mila clienti.
«Abbiamo centrato l’obiettivo di aprire il capitale dell’azienda a quante più persone possibili per crescere insieme alla nostra community dei Baladiniani e condividere il percorso di crescita che abbiamo immaginato. Essere riusciti a conquistare la fiducia di oltre 2.300 investitori e aver raggiunto l’obiettivo massimo di raccolta in così poco tempo, ci rende estremamente felici e orgogliosi», commenta Teo Musso, fondatore e ceo del Birrificio Agricolo Baladin.