Borse ancora tutte in rosso dopo il giro di boa della seduta, trainate al ribasso dalle prospettive che il previsto via al taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, fino a poche settimane fa dato per scontato, possa essere meno vicino del previsto.
Milano, al momento in una delle due peggiori sedute dall’inizio dell’anno, cede l’1,4%, in linea con Parigi e Francoforte, poco meno pesante Londra. Un leggero recupero dopo l’apertura in territorio lievemente positivo di Wall Street.
Dagli Stati Uniti sono arrivati i dati sul mercato del lavoro Usa, migliori del previsto. Sono una buona notizia per l’economia, ma, ancora, potrebbero indicare alla Fed che, con l’inflazione in lieve ripresa e il lavoro comunque robusto, l’attuale livello dei tassi non vada ritoccato.
Dalla Banca d’Italia revisione al ribasso per le stime dell’inflazione che “diminuirebbe nettamente nel 2024”, all’1,3% (a dicembre scorso prevedeva 1,9%). “Il forte ridimensionamento dell’inflazione – scrive Bankitalia – nell’anno in corso rifletterebbe principalmente il contributo negativo dei prezzi dei beni intermedi e dell’energia”.
A Piazza Affari sopra la parità pochi titoli: Eni +1%, proporrà all’assemblea degli azionisti del 15 maggio l’adozione di un piano di azionariato diffuso per i dipendenti. Male tutte le banche, Stellantis -2% dopo che Maserati ha annunciato un piano per 173 uscite volontarie incentivate di personale.