“Bisogna essere irragionevoli, totalmente irragionevoli: solo chi è così pazzo da pensare di poter cambiare il mondo, lo farà per davvero”. Così Diego Piacentini, presidente di Exor Ventures, il fondo venture capital di Exor, ospite della seconda giornata di Italian Tech Week. Exor Seeds ha investito in numerose startup, con un occhio di riguardo per quelle italiane.
“E’ il momento di investire nelle start up perché si sta creando un contesto europeo adatto, che prima non c’era, se non negli Stati Uniti. L’Italia non è un Paese in cui le cose non funzionano, ma bisognava solo avviare la dinamica del venture capital, mancavano i meccanismi per il decollo, anche se lento”.
La materia prima, però, non è mai mancata. “C’era anche prima chi aveva talento, ma era senza la possibilità di formarsi in certi ambienti”, aggiunge Piacentini. “Per questo è nata una realtà come Vento, che vuole verificare la bontà di un’idea e dà un finanziamento in poche settimane da 150mila euro”.
“Dobbiamo sfatare il mito che in Italia si sia disorganizzati – insiste -: se sei organizzato, le cose funzionano. Anche in Italia. Finora abbiamo ricevuto 1.121 candidature. Trenta aziende hanno già raggiunto il traguardo del finanziamento“.
E sulla “caccia” agli unicorni, Piacentini rassicura: “Quando decidi un investimento puoi fare due tipi di errore: o finanzi l’azienda sbagliata o non finanzi l’azienda giusta. Il secondo è il peggiore possibile, quindi è meglio compiere il primo. E trenta sono tantissimi: tra queste c’è tanto e-commerce, ma anche salute e cibo, così come mobilità”. “Tra le tante attività – aggiunge – è molto importante trovare i talenti che possono diventare imprenditori. Ma dobbiamo essere bravi ad attirare energie e persone con abilità dall’estero: servono visti e permessi di soggiorno, ma non con mesi di attesa”.