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L’Antitrust indaga Meta: “Riporti la musica di Siae su Instagram e Facebook”

Aprile 7, 2023
nel Tecnologia
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L’Antitrust dà, l’Antitrust toglie. Cinque anni fa il Garante della concorrenza aveva imputato a Siae l’abuso di posizione dominante nella raccolta dei diritti d’autore, confermato lo scorso febbraio dal Consiglio di Stato. Ieri, con un singolare rovescio del destino, ha ipotizzato che la Società italiana Autori ed Editori potesse essere vittima di abuso di dipendenza economica da parte di Meta. 

Tre settimane di battaglie

“Siamo grati all’Agcm per questa decisione che ci consentirà di tornare a sederci al tavolo negoziale per confrontarci ad armi pari con il colosso americano, acquisendo, finalmente, le informazioni necessarie per poter assicurare un’equa remunerazione nell’interesse degli autori rappresentati da Siae e, più in generale, dell’industria creativa italiana”, dice il presidente Salvatore Nastasi. Il tavolo, già previsto, si tiene oggi 6 aprile al Ministero della Cultura convocato dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni; partecipa anche un rappresentante di Meta arrivato apposta da Menlo Park. “Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Tutelare i diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta, per questo rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”, dice un portavoce dell’azienda. 

L’accordo precedente, in vigore dal 2020, consentiva l’utilizzo di brani tutelati da Siae su Facebook e Instagram in cambio di una cifra mai svelata. Scaduto il 15 dicembre 2022, era stato congelato durante le trattative. Dopo tre mesi di trattative, il 16 marzo Meta interrompe la discussione sul rinnovo e decide di rimuovere la musica di Siae dai due social.

Un primo incontro, di fronte alle commissioni riunite Cultura e Trasporti della Camera, si è concluso senza risultati ma con molti scambi di accuse tra le parti. Ora però qualcosa potrebbe cambiare. Siae ha il sostegno dei suoi oltre centomila iscritti, l’appoggio della politica, che vede nel braccio di ferro con Meta un’occasione per ribadire la difesa del Made in Italy, e pure la solidarietà dell’Agcom, arrivata lunedì. “Non abbiamo ricevuto alcuna sollecitazione o investitura formale né da Siae né da Meta”, ha dichiarato Giacomo Lasorella, presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, spiegando però che “l’Agcom si riserva di azionare gli eventuali strumenti di diffida e di mancato rispetto dell’ordine di diffida”. 

La dipendenza economica

Il Garante della concorrenza insiste su un concetto fondamentale, quello della differenza di peso e rilevanza tra le due aziende, per cui una sia in stato di “dipendenza economica” rispetto all’altra. Nelle 13 pagine del provvedimento è riportato il fatturato di Meta (116 miliardi di dollari nel 2022), ma non quello di Siae (quasi 600 milioni di euro nel 2021,  quasi 800 milioni previsti nel 2023) e citata la legge n. 118/2022, per cui “si presume la dipendenza economica nel caso in cui un’impresa utilizzi i servizi di intermediazione forniti da una piattaforma digitale che ha un ruolo determinante per raggiungere utenti finali o fornitori, anche in termini di effetti di rete o di disponibilità dei dati”. 

Sui dati lo scontro è ancora più duro: per Siae sarebbero fondamentali per determinare l’entità delle royalties dovute, Meta però non li fornisce. Quanto vale la musica per Facebook e Instagram? Difficile da stabilire, perché nei contenuti molto raramente ha un ruolo primario, e perché non viene monetizzata se serve da sfondo per i video sotto i 30 secondi, che non hanno pubblicità. Non si va sui social per ascoltare una canzone, ma i social possono fare il successo di una canzone, così a perderci sono gli artisti, i creatori di contenuti, più ancora che Siae e Meta. 

Così l’Agcm ha avviato un’istruttoria e stabilito un procedimento cautelare per riattivare le trattative, imponendo il “ripristino della disponibilità dei contenuti musicali tutelati da Siae sulle proprietà di Meta per tutto il periodo necessario alla conclusione delle negoziazioni”. Sapremo nei prossimi giorni se la musica tornerà davvero su Facebook e Instagram; intanto su TikTok non è mai andata via. 

 

 

 

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