Quelli che dicono che il cambiamento climatico è solo un’ideologia. Quelli che dicono che occuparsene vuol dire far parte di una pericolosa setta religiosa. Quelli che dicono ok il clima sta cambiando ma che fretta c’è, abbiamo tutto il tempo che vogliamo per adeguarci. Quelli che l’auto elettrica non ci piace, a noi piace la puzza di benzina e il rombo del motore termico. Quelli che le rinnovabili sono brutte, sono uno stupro del paesaggio (mentre le trivelle no).
Quelli tengono i condizionatori al massimo, e poi i termosifoni al massimo, quelli che vanno sempre al massimo come se le risorse fossero infinite anche se il 15 maggio l’Italia ha già consumato la sua dote di risorse naturali annuale, da quel giorno andiamo a debito; vuol dire che consumiamo le risorse degli altri, dei Paesi poveri che poi sono le prime vittime degli eventi climatici estremi. Quelli che si lamentano se poi da quei Paesi arrivano migranti disperati. Quelli che dicono che dobbiamo aiutarli a casa loro quando è proprio la casa loro che non c’è più per colpa nostra. Quelli che dicono all’Europa giù le mani dagli italiani, mica vorrete farci cambiare stili di vita per migliorare il mondo, a noi il mondo va benissimo così.
Quelli che meno male che ci sono il petrolio e il gas, anzi già che ci siamo, cerchiamo altri giacimenti. Quelli che mica vorrete farci rinunciare alla plastica? Quelli che il problema del Paese sono i ragazzi che protestano, ecoterroristi! Quelli che oggi piangono le vittime dell’alluvione della Romagna e che invece dovrebbero stare zitti e chiedersi se non stanno sbagliando tutto.