Quo vadis banca in questo che cambia? “La banca va dove va il cliente. Dove il cliente, con i suoi comportamenti, dice di voler essere servito”: a spiegarlo è Antonio Valitutti (foto qui sopra), CEO di Isybank, la nuova banca digitale di Intesa Sanpaolo che ha debuttato sul mercato a giugno 2023.
Valitutti è intervenuto all’Italian Tech Week sul palco Duomo, confrontandosi con la professoressa Laura Grassi, direttrice dell’Osservatorio del Politecnico di Milano dedicato al fintech, e con il podcaster Mario Moroni. Al centro del dibattito, la trasformazione del mondo bancario, soprattutto a partire dal nuovo servizio lanciato da Intesa: “Una banca completamente nuova – ha spiegato Valitutti – un’unica filiale digitale in cui già lavorano 500 persone“. Un progetto cui tecnologi e uomini della finanza hanno lavorato da maggio 2022, arrivando alla creazione della banca in circa 8 mesi e commercializzandola a partire da giugno. Oggi quella banca è sostanzialmente un’app, che consente di accedere a tutti i servizi a distanza e in qualsiasi momento.
“Pensare che una banca sia una app non è solo una questione tecnologica – ha osservato Grassi – Una banca è un sistema complesso, che presuppone anche fiducia. I giovani non hanno mai fatto esperienza di uno sportello fisico, su cui si è plasmata anche una certa idea di risparmio. La domanda è: si fideranno ciecamente dell’app? Il rischio è che non vi sarà più alcun legame affettivo, nessuna relazione, che potrebbe voler dire anche legami scarsi alla parte finanziaria”.
Certo è che i comportamenti dei giovani clienti vanno in quella direzione e in Italia, al momento, sono 600 le startup attive nel fintech, l’ambito che collega la finanza alla tecnologia. Consentono di accendere ai mutui e ottimizzarli, ricercare prestiti, oltre che effettuare tutte le operazioni più semplici di Internet banking: “Noi clienti e persone comuni – ha osservato Moroni, che il mondo delle startup lo conosce bene – abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo, meglio se con parole chiare, semplici e pronunciate da persone autorevoli”.
È in questo panorama che entra in gioco la nuova proposta di Intesa Sanpaolo, Isybank, nata “from scratch”, cioè da zero (rimane una banca parallela rispetto a quelle fisiche), con uno sforzo di semplificazione impensabile da applicare alle banche tradizionali: “L’esperienza maturata per la creazione della banca digitale – ha aggiunto Valitutti – servirà anche all’innovazione tecnologica del resto del gruppo. D’altro canto, Isybank conta sull’esperienza, sulla storia e sulle competenze di Intesa Sanpaolo”. Il punto di forza, però, sarà ancora il capitale umano: “Oggi si tende a impiegare chatbot per la risoluzione dei problemi o la richiesta di informazioni – è stata la riflessione di Valitutti – Noi abbiamo deciso di puntare sulle persone. A fornire consulenze e a rispondere ai dubbi è personale specializzato interno che lavora in tutta Italia. Contribuirà anche a sentirsi parte di una community”.