OpenAI, l’azienda di San Francisco che ha creato ChatGpt, è nel caos. Oltre cinquecento dipendenti hanno firmato una lettera in cui chiedono le dimissioni del consiglio di amministrazione dell’azienda e il reintegro, come Ceo, di Sam Altman.
Proprio Altman, l’imprenditore che ha trasformato OpenAI da laboratorio di ricerca non profit ad azienda capace di generare profitti miliardari, è stato licenziato lo scorso 17 novembre dal board di OpenAI. Una decisione inaspettata che ha innescato le dimissioni di Greg Brockman, che fino a tre giorni fa ricopriva la carica di presidente dell’azienda.
Il Ceo di Microsoft, Satya Nadella, ha immediatamente dato asilo ad Altman e Brockman. “Guideranno un nuovo team di ricerca sull’IA avanzata” ha scritto Nadella su X.
Ora centinaia di dipendenti di OpenAI minacciano di seguire Altman e Brockman in Microsoft.
“Il processo attraverso il quale avete licenziato Sam Altman e rimosso Greg Brockman dal consiglio di amministrazione ha messo a repentaglio tutto il nostro lavoro, minato la nostra missione e la nostra azienda” si legge nella lettera firmata dai dipendenti in protesta. “La condotta del board ha evidenziato il fatto che non possiede le competenze per supervisionare OpenAI”.
La lettera è firmata, a sorpresa, anche da Ilya Sutskever, direttore scientifico di OpenAI e membro del consiglio di amministrazione dell’azienda. Sustskever, dunque, è uno di quelli che ha messo alla porta Altman. Ma a quanto pare si è pentito.
“Mi rammarico profondamente di aver partecipato alle decisioni del consiglio – ha scritto Sutskever su X, nelle ore in cui veniva diffusa la lettera firmata con gli altri dipendenti di OpenAI -. Non ho mai avuto intenzione di danneggiare OpenAI. Amo tutto ciò che abbiamo costruito insieme e farò tutto il possibile per riunire l’azienda”.
Il voltafaccia è talmente surreale che uno degli utenti di X, in risposta al suo post, scrive: “Come possiamo essere certi che queste righe non siano il frutto di un’intelligenza artificiale?”.
Le poche righe di Sutskever sono bastate a suscitare la reazione, apparentemente affettuosa, di Altman, che su X ha usato alcuni cuori per manifestare la sua approvazione.
Tra i firmatari della lettera c’è anche Mira Murati, il Chief Technology Officer che per circa 72 ore è stata la nuova Ceo ad interim di OpenAI. L’azienda ha poi deciso di affidarsi a Emmet Shear, il co-fondatore della piattaforma di live streaming Twitch. Anche lui, a quanto pare, è destinato a ricoprire questa carica solo temporaneamente.
Sui social Mira Murati – e molti altri dipendenti di OpenAI – stanno scrivendo la stessa frase: “OpenAI is nothing without its people”, vale a dire “OpenAI non è nulla senza la sua gente”.
@ppisa