Il nuovo decreto sul Superbonus non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale ma Forza Italia, presa in contropiede dal blitz di martedì 26 marzo in consiglio dei ministri, già punta a “migliorarlo”. Il nodo principale riguarda lo stop allo sconto in fattura e alle cessioni del credito per le onlus, le case popolari e, soprattutto, per le zone terremotate o colpite da emergenze meteorologiche come le alluvioni, tanto che, nella versione definitiva del testo, qualche dettaglio potrebbe essere ammorbidito. Le norme non saranno retroattive, salvaguardando chi, in vario modo, ha già avviato l’iter per i lavori. Di fatto però cancellano i meccanismi di facilitazione che altrimenti sarebbero rimasti in vigore fino al 31 dicembre 2025.
L’arrivo del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla Camera – dove mercoledì 27 marzo si è svolto il question time del Pd sul caso Agi – è stata l’occasione, per alcuni parlamentari del centrodestra, di avere un breve confronto con il responsabile del Mef sulla questione del superbonus.
Pressing del centrodestra sul ministro
La stretta non ha trovato tutti d’accordo all’interno della maggioranza, a livello parlamentare. Al punto che diversi deputati di centrodestra avrebbero avvicinato il titolare del dicastero di Via XX settembre per provare a perorare questa o quella causa in vista del passaggio parlamentare del decreto.
Tra le modifiche richieste, la reintroduzione della cessione del credito per chi deve ricostruire le proprie abitazioni nelle zone terremotate di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio. Giorgetti avrebbe ascoltato le doglianze dei parlamentari, senza però sbilanciarsi.
Forza Italia frena sul provvedimento
In una nota la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti ha espresso le sue perplessità sul decreto: «Rimangono degli aspetti da chiarire e perfino da correggere in fase di conversione: per esempio – ha spiegato la parlamentare azzurra – sulla cessione o sugli immobili appartenenti a onlus o in zone terremotate. Sono convinta ci sarà modo di farlo con modifiche chiare e condivise». Gli ha fatto eco il portavoce di Fi Raffaele Nevi, assicurando che nella maggioranza si riuscirà a trovare un punto d’incontro: «Se vi sarà l’opportunità, cercheremo di apportare miglioramenti al provvedimento in Parlamento».