Gianni Infantino ha detto di essere “costernato” dalle critiche ricevute per aver scattato dei selfie in occasione di un tributo per Pelé, morto all’età di 82 anni.
La leggenda del calcio brasiliano è stato un eroe nel suo paese d’origine e per gli appassionati di calcio di tutto il mondo ed è considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.
Dopo la sua morte per cancro in Brasile, il presidente uscente del paese Jair Bolsonaro ha dichiarato tre giorni di lutto per il paese.
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Come parte del lutto, c’è stato un tributo a Pelé al Belmiro di Santos, in Brasile, e sull’account Instagram del presidente della FIFA ha pubblicato un selfie con i compagni di squadra e la famiglia di Pelé.
Ciò ha portato a suggerire che si stesse comportando di cattivo gusto e usando un evento cupo per promuovere se stesso invece di osservare l’atmosfera con più rispetto,
Martedì Infantino ha risposto sul suo account Instagram, scrivendo: “Appena atterrato dal mio viaggio in Brasile, dove ho avuto il privilegio di partecipare al bellissimo omaggio a Pelé che si è svolto a Vila Belmero, a Santos.
“Sono sgomento dopo essere stato informato che apparentemente sono stato criticato da alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri.
“Vorrei chiarire che sono stato sia onorato che umiliato che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato”.
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