Per Mark Rutte è “un salto di qualità ambizioso” il passaggio al 5% del Pil per la difesa degli alleati: “Non solo saremo più sicuri, ma c’è un enorme potenziale economico per le nostre società, compresi più posti di lavoro per la nostra gente. Investendo di più e producendo di più, costruiamo una Nato più forte. Il risultato è anche una Nato più equa, poiché gli alleati si concentrano per garantire una più equa condivisione della responsabilità per la nostra sicurezza condivisa”, spiega il segretario generale. Ma, “man mano che investiamo di più, è fondamentale che produciamo anche di più. Al momento, non c’è abbastanza offerta per soddisfare la nostra crescente domanda su entrambi i lati dell’Atlantico”.
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