«Stiamo facendo di tutto per raggiungere il quorum. È una grande occasione per i cittadini. Questo è un referendum, occasione per i cittadini per cambiare delle leggi, di contrastare la precarietà, di aumentare la sicurezza sul lavoro, per cambiare una legge per la cittadinanza del 1992. Penso che molti elettori del centrodestra andranno a votare». La segretaria del Pd Elly Schlein è intervenuta mercoledì 4 giugno a “24 Mattino” su Radio 24. Il tema referendum dell’8 e 9 giugno ha tenuto banco. «Vista la posizione che hanno preso (il centrodestra, ndr) – ha confidato -, speriamo che il referendum dia un segnale politico al Governo. Questo voto riguarda la condizione materiale di chi lavora in Italia. Questa campagna è anche un’occasione per noi per fare autocritica e cambiare le regole sulla cittadinanza».
Schlein: corteo per Gaza viola silenzio? Non parleremo di referendum
Quanto poi al corteo organizzato dal centrosinistra (Pd, 5s e Avs) per sabato 7 giugno, la segretaria Dem ha respinto l’accusa che l’iniziativa costituisca una violazione del silenzio elettorale. «Non saremo lì a parlare del referendum – ha affermato -, la campagna del referendum si conclude questo venerdì, insieme a quella delle amministrative, io sarò a Taranto a dare la spinta finale per il ballottaggio, ma con M5s e Avs sentivamo una forte urgenza di dare risposta alla voglia di mobilitazione che c’è per fermare questo massacro di civili palestinesi in corso a Gaza e i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu. La manifestazione sarà alle 14 da piazza Vittorio, faremo un corteo fino a piazza San Giovanni e tutte le persone che condividono questa indignazione spero che verranno in piazza con noi» ha aggiunto.
Sull’Ucraina: «La Ue deve sedere al tavolo e lavorare per una pace giusta»
Cosa pensa dell’esito del bilaterale tra Meloni e Macron? «Positivo che si siano incontrati e parlati – ha detto Schlein -. È da tempo che la premier piegava la nostra politica estera alle sue simpatie o antipatie personali. Ricordiamo l’assenza grave su quel treno per Kiev -ha aggiunto la leader Dem- quando c’è stata l’invasione criminale di Putin ai danni dell’Ucraina c’erano la Francia, la Germania e l’Italia e più recentemente la Francia, la Germania e il Regno Unito. Abbiamo sempre sostenuto l’Ucraina: abbiamo lamentato l’assenza di uno forzo diplomatico per un cessate il fuoco. L’Unione europea deve sedere al tavolo e lavorare per una pace giusta. saranno gli ucraini e non altri a decidere a quali condizioni trattare la pace».