È stata una serata di confronto tra i leader dell’opposizione tutti presenti sul palco della festa 2024 dell’Anpi a Bologna per capire quante battaglie comuni possono essere affrontate insieme. Pd, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra, Europa Verde, +Europa e Rifondazione comunista, tutti a rimarcare la necessità di “stare uniti” per far fronte al “vento della destra”. 

Sul palco di Piazza Lucio Dalla a Bologna mancano Azione (“ma con Calenda ci siamo già sentiti, c’è stato un disguido” ha spiegato il presidente dell’Anpi Pagliarulo) e Italia Viva che non ha risposto alla chiama. “Negli ultimi due o tre anni in Italia – ha ricordato il presidente di Anpi – si è avuta una relazione molto più stretta tra il mondo delle associazioni, laiche e cattoliche, e una parte rilevante del sindacato. Questo non è avvenuto nei partiti”. 

Però nelle ultime settimane, probabilmente complice il clima da campagna elettorale in vista delle elezioni europee, è arrivato “il punto di svolta”, il 18 giugno scorso quando a Roma in piazza Santi Apostoli si sono riuniti “i sei partiti dell’opposizione e le grandi organizzazioni. Quello è stato un segnale di inversione di tendenza”. 

Il leader Cinquestelle raccoglie l’invito e rilancia sulla necessità di fare fronte comune per mettere mano alla riforma della Costituzione che – ha spiegato Giuseppe Conte – “non credo che sia lesiva della maestà e contro il disegno di costruire dei nostri costituenti”. Ma “non si può pensare di farlo a colpi di maggioranza o con un sistema squilibrato”. Occorre “tenere dritta la barra per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista, contro chi vuole spaccare l’Italia, e per dare a questo Paese una credibile alternativa politica e sociale di fronte ad una destra identitaria e regressiva, una delle peggiori destre d’Europa” ha replicato il leader di Avs, Nicola Fratoianni. Ancora più netto l’invito del segretario di +Europa convinto che quella di Bologna sia solo la prima di una lunga sequela di battaglie sulle quali i partiti dell’opposizione al governo Meloni devono trovare unità. “Io sono abituato al dialogo – ha detto Riccardo Magi – e il dialogo più difficile ma anche quello più fruttuoso è quello fra chi è più diverso da te. Lo dico in modo molto chiaro: noi vogliamo costruire il primo polo, non il terzo polo”. Un invito rilanciato sul palco dell’Anpi dal portavoce di Europa Verde: “Non dobbiamo più commettere l’errore di andare divisi, come è stato fatto il 25 settembre 2022” quando si è “consegnato il governo del Paese su un piatto d’argento alla destra peggiore d’Europa. Questo – secondo Angelo Bonelli – sarebbe inammissibile, i cittadini non lo vogliono”. 

A tirare le fila dell’incontro è la segretaria del Pd che elenca una serie di temi sui quali sinistra e centrosinistra sono già impegnati e lo potrebbero essere ancora di più: dalla sanità pubblica “sotto attacco per via dei tagli e della privatizzazione che sta portando il governo Meloni” alla scuola pubblica, dalla lotta contro il caporalato alla battaglia per abolire e riscrivere la Bossi-Fini “che è una legge che produce solo irregolarità”. “Quella di stasera – ha spiegato Elly Schlein – è un’occasione rara di confronto, ma ce ne devono essere di più”. 

Alla conclusione del dibattito e del confronto la platea insieme agli ospiti, ha cantato Bella Ciao”

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