Scongiurare un nuovo caos in vista delle partenze per i viaggi estivi. Con questo obiettivo il Viminale e la Polizia di Stato si sono mossi per fluidificare il più possibile metodi e procedure per il rilascio dei passaporti ed evitare di ripetere il biennio horribilis 2022-2023 in cui – complici il boom di domande per la ripresa post-Covid, gli effetti della Brexit e le difficoltà per ottenere la carta d’identità elettronica – i ritardi hanno mandato in fumo, secondo le organizzazioni del turismo, 167mila viaggi e 300 milioni di euro di ricavi. Ecco, dunque, tutte le strade a disposizione dei cittadini.

Passaporti, come fare per ottenerli in tempi rapidi

L’agenda ordinaria, per chi non ha fretta

Se non avete urgenze particolari, la via resta quella di sempre: collegarsi alla piattaforma dedicata della Polizia di Stato, entrare con Spid o con Cie e prenotare un appuntamento tra quelli che risultano disponibili negli uffici del territorio dove si risiede. Fino allo scorso marzo, l’attesa poteva durare anche otto mesi e in alcune sedi non era possibile trovare disponibilità. Adesso la situazione è ovunque in via di normalizzazione.

L’agenda prioritaria, per chi ha bisogno del passaporto in 30 giorni

La novità che sta permettendo di smaltire l’arretrato e superare l’imbuto che aveva scatenato disservizi (e proteste) si chiama “agenda prioritaria”: è una corsia preferenziale riservata – che appare subito come opzione collegandosi alla piattaforma, insieme all’agenda ordinaria – a chi ha la necessità di ottenere il passaporto entro 30 giorni. In questo caso l’appuntamento è garantito in tempi brevissimi. Il cittadino deve poi presentarsi nella Questura o al commissariato prescelto, ricordandosi di portare con sé la documentazione che attesta l’urgenza di partire, dunque i biglietti aerei oppure le carte che comprovano l’esigenza del viaggio per motivi di lavoro, studio, salute o anche soltanto per turismo.

Il modulo dei “15 giorni”

Se anche 30 giorni sono troppi, i cittadini possono stampare e compilare il modulo di autocertificazione disponibile sui siti delle Questure e presentarsi fisicamente negli orari di apertura degli sportelli, sempre con tutto il materiale che dimostri l’urgenza del viaggio internazionale. In questo modo, secondo la Polizia di Stato, è possibile accelerare ulteriormente e ottenere il passaporto anche in 15 giorni.

Da luglio il rilascio sarà gradualmente disponibile anche alle Poste

Venerdì scorso, al termine di un incontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, le associazioni del turismo e Poste Italiane, è stata annunciata l’ultima decisione presa per scongiurare nuovi intoppi: da luglio Poste comincerà a estendere il servizio di rilascio dei passaporti, avviato in via sperimentale il 14 marzo in alcuni uffici della provincia bolognese, a tutti gli oltre 13mila uffici postali. Si andrà dunque oltre i circa 7mila Comuni con meno di 15mila abitanti interessati dal progetto Polis. Finora il servizio copre 31 uffici postali, che diventeranno 130 entro fine maggio. Dall’estate, come spiegato dal direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, si procederà in modo graduale ad ampliarlo a tutti gli uffici presenti nel Paese.

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