L’incertezza domina sulla Pasqua degli italiani. Non solo l’incertezza del meteo, che potrebbe far annullare le gite fuoriporta programmate per le festività, ma soprattutto l’incertezza economica, che rischia di frenare la spesa delle famiglie nonostante un calendario delle feste estremamente favorevole a viaggi e consumi in questa primavera, grazie alla lunga serie di ricorrenze e ponti che caratterizza la fine di aprile e i primi giorni di maggio.
Le tensioni del quadro geopolitico e i possibil ieffetti dei dazi annunciati da Donald Trumpo potrebbero impattare infatti sui comportamenti di consumo, secondo Confcooperative.
Valori in aumento ma volumi in calo
A una prima analisi, infatti, le previsioni del Centro Studi di Confcooperative sono positive: la spesa complessiva degli italiani per le festività pasquali raggiungerà quota 1,5 miliardi di euro, con un incremento di 120 milioni rispetto al 2024. Tuttavia, a spingere questi numeri potrebbe essere l’aumento non di beni e servizi acquistati, ma dei loro costi. Una nota dell’associazione precisa infatti che «i maggior costi non si traducono in aumento dei volumi dal momento che la spesa è spinta dall’inflazione. Si comprano meno prodotti, ma a un prezzo più alto».
Confcooperative rileva in oltre un dato che definisce «preoccupante», in merito alle intenzioni di acquisto: «il 42% delle famiglie dichiara che limiterà le spese pasquali al minimo indispensabile. A pesare sulle scelte dei consumatori è soprattutto la “spada di Damocle” rappresentata dalla minaccia dei nuovi dazi commerciali internazionali che sta già causando rincari su diverse categorie merceologiche», si legge nella nota.
A casa, al ristorante o in viaggio: la pasqua delle differenze
In particolare, nota Confcooperative, la Pasqua 2025 vedrà un acuirsi delle differenze sociali ed economiche nella popolazione. «Alla Pasqua di magro per circa 10 milioni di italiani in povertà che non prevedono un menù speciale, si contrappongono, complici i tanti ponti e la chiusura delle scuole, gli oltre 10 milioni di italiani che andranno in viaggio», recita la nota. A questi si sommano 8 milioni di concittadini che pranzeranno in ristoranti e agriturismo, oppure spenderanno cifre rilevanti per imbandire la tavola di Pasqua in famiglia.