Una collaborazione a tre tra IOC, Intel e Samsung, poi, ha portato allo sviluppo di una piattaforma dedicata all’analisi delle performance degli atleti in allenamento, con la possibilità di scovare talenti rimasti nascosti.

Il progetto pilota è stato lanciato in Senegal, collaborando con il Comitato Olimpico Nazionale locale e ha visto la partecipazione di migliaia di giovani atleti, tra i quali sono stati identificati centinaia di talenti che erano sfuggiti alla selezione tradizionale. Questo risultato, che porterà a un cambiamento radicale in meglio della vita di molti di questi nuovi talenti, è reso possibile dal fatto che la piattaforma usa l’IA per analizzare una quantità enorme di dati raccolti durante le gare, gli allenamenti, i riscaldamenti e gli esercizi degli atleti, condensandoli automaticamente in risultati facilmente leggibili per gli esseri umani.

“Quello che ci piace particolarmente della partnernship con Intel” – dice Ilario Corn, Chief Information Officer dell’IOC – “’è che rende possibile qualsiasi cosa ci passi per la mente. Se vogliamo implementare un nuovo servizio o una nuova infrastruttura per i nostri eventi, basta parlarne con loro, creare un progetto e le cose accadono.”

“Per Intel” – dice Dermot Hargaden, Vice President and General Manager, EMEA at Intel – “queste partnership sono molto importanti perché ci permettono di lavorare su progetti complessi che portano a sviluppare tecnologie, esperienze e know-how che viene poi riportato nei nostri prodotti e nei progetti dei nostri clienti”.

E in futuro è indubbio che l’utilizzo dell’IA diventerà sempre più pervasivo, fino a raggiungere un livello di maturità che già si intravede in alcuni progetti sviluppati per le Olimpiadi di Parigi, dove l’IA c’è, ma lavora dietro le quinte, senza far notare la sua presenza per fornire esperienze incredibili e impensabili fino a pochi anni fa.

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