Fumata nera per i vertici di Cassa Depositi e Prestiti dove non è stata ancora trovata la quadratura del cerchio attorno al rinnovo del board. Mentre si chiude la partita per il tandem alla guida di Ferrovie dello Stato con la nomina di Stefano Donnarumma, ex ad di Acea e Terna, come nuovo ceo affiancato, alla presidenza, dal consigliere uscente Tommaso Tanzilli che ha avuto la meglio sugli altri candidati che erano circolati nelle scorse settimane.

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Ma andiamo per ordine. Servirà una nuova riunione dei soci, in programma il prossimo 2 luglio, per definire il futuro assetto di Cdp. Dove non sembrano esserci problemi sulla conferma dell’attuale duo al timone (il presidente Giovanni Gorno Tempini e l’ad Dario Scannapieco), sul quale si è raggiunta la massima convergenza all’interno della maggioranza del governo, mentre andrebbe ancora sciolta la composizione del resto del cda.

Gli altri due nomi indicati dalle Fondazioni

Servirà quindi un ulteriore supplemento di riflessione per decidere tutte le caselle del cda, dove entreranno invece, in rappresentanza delle fondazioni, oltre al presidente Giovanni Gorno Tempini, anche l’economista Luigi Guiso e la giurista Lucia Calvosa, già presidente di Eni.

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I nuovi vertici di Fs

Sull’altro fronte, invece, il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, riunitosi oggi sotto la presidenza di Tommaso Tanzilli, ha nominato Stefano Antonio Donnarumma amministratore delegato per il triennio 2024-2026, attribuendogli anche la carica di direttore generale. Fs comunica in una nota che il nuovo cda, riunitosi per la prima volta dopo la nomina da parte dell’Assemblea dei soci di oggi, è composto da Tommaso Tanzilli, Stefano Antonio Donnarumma, Caterina Belletti, Franco Fenoglio, Loredana Ricciotti, Tiziana De Luca, Pietro Bracco.

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