«Spero che purtroppo da noi non si ripeta quanto sta accadendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi», ha affermato Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Si riferiva alla scoperta martedì di graffiti antiebraici sugli edifici di diversi quartieri della capitale francese.
Gli atti di vandalismo e i graffiti antiebraici arrivano da settimane nella guerra tra Israele e Hamas in cui migliaia di israeliani e palestinesi sono stati uccisi e centinaia di israeliani sono stati presi in ostaggio dai militanti di Gaza.
Tra i politici che hanno condannato gli atti vandalici nella capitale italiana e hanno offerto solidarietà agli ebrei di Roma c’era il sindaco Roberto Gualtieri, che ha denunciato il “gesto inaccettabile e miserabile”.
Gli investigatori sono al lavoro per stabilire se i vandali hanno dato fuoco alle quattro targhe o hanno utilizzato vernice nera.
Targhe commemorative in bronzo, conosciute in italiano come “pietre da inciampo”, sono state collocate davanti agli edifici in diverse strade di Roma dove vivevano gli ebrei quando furono deportati – la maggior parte dei quali morirono nei campi di sterminio gestiti dai nazisti all’estero.
La comunità ebraica italiana conta circa 30.000 persone in una nazione di 57 milioni di persone.