L’Italia può tirare un enorme sospiro di sollievo, per ora.
Gli Azzurri ha affrontato la partita di ieri sera contro la Macedonia del Nord sapendo che non potevano esserci ulteriori errori. Due sconfitte contro l’Inghilterra e un pareggio in casa della Macedonia hanno fatto sì che, con l’Ucraina ora sopra i campioni d’Europa in carica nella classifica del Gruppo C, l’Italia doveva semplicemente vincere allo Stadio Olimpico di Roma se voleva avere qualche possibilità di qualificarsi per un torneo che vinto solo due anni fa.
Queste due squadre hanno pareggiato 1-1 a Skopje due mesi fa. Era l’esordio di Luciano Spalletti ma i residui dell’era Roberto Mancini erano in bella mostra. Dieci settimane dopo, sembrava un’Italia molto diversa: una squadra italiana più vivace, più offensiva e più determinata, simile a quella che ha trionfato a Euro 2020 con Mancini.
Siamo ancora agli inizi del regno di Spalletti, ma c’è un chiaro ottimismo e una libertà collettiva riguardo agli Azzurri che mancavano negli ultimi giorni dell’era Mancini. Inoltre, c’è libertà da parte di alcuni giocatori che operano in modo diverso per la propria squadra. Dopo la partita, Stephan El Shaarawy, che è entrato dalla panchina per segnare il quinto gol per l’Italia nella serata, ha commentato che “gioca più vicino alla porta” con l’Italia che con la Roma sotto Jose Mourinho. Federico Chiesa, l’indubbia star dello spettacolo e di gran lunga la migliore opzione offensiva di Spalletti, forse ha mostrato perché, secondo quanto riferito, è stato in disaccordo con il suo allenatore a livello di club, Max Allegri, sullo stile di gioco della Juventus.
Nell’intervista post partita, Chiesa ha rimarcato: “Il blackout di 20 minuti (quando la Macedonia del Nord ha segnato due gol) che abbiamo avuto? Non l’ho visto, subire gol succede. È questo il bello, a volte, di voler giocare a un calcio proattivo. Abbiamo dimostrato di voler dominare la partita”
Non incatenato alla disciplina tattica da Spalletti come lo è da Allegri alla Juve, Chiesa è un animale diverso nell’azzurro italiano. Chiesa ha segnato una doppietta contro la Macedonia, la prima con un tiro strepitoso da fuori area che si è infilato nell’angolo inferiore. Il suo secondo è stato il classico Chiesa, che ha agganciato uno splendido passaggio filtrante di Domenico Berardi lungo il canale sinistro a velocità fulminea, Chiesa è stato fronteggiato da Jovan Manev alla periferia dell’area, Chiesa si è spostato a destra prima di deviare il tiro, deviando dallo stivale di Manev e atterra all’angolo superiore.
La prestazione di Chiesa questa mattina è stata elogiata dalla stampa italiana. La Gazzetta dello Sport ha assegnato al 26enne un punteggio di otto su 10; mentre il Corriere dello Sport gli ha dato 7,5.
Dopo l’infortunio al legamento crociato anteriore all’inizio del 2022, molti si chiedevano se Chiesa sarebbe mai tornato ad essere l’ala spericolata che ha illuminato Euro 2020. Ci è voluto molto tempo prima che il vecchio Chiesa riemerse, come spesso accade con gli infortuni al legamento crociato anteriore, ma ora è chiaro che è la migliore opzione di Spalletti in attacco. Se l’Italia vuole vincere contro l’Ucraina in Germania e assicurarsi il passaggio a Euro 2024, allora avrà bisogno che Chiesa ripeta la sua prestazione con la Macedonia.
Inoltre, se l’Italia vuole avere una reale possibilità di difendere rispettosamente il proprio titolo nel torneo in Germania tra sette mesi, allora Chiesa deve essere al top della forma. E’ chiaro che Spalletti debba costruire la squadra attorno all’ex stella della Fiorentina e, a differenza di Allegri, tenerlo il più vicino possibile alla porta. Chiesa è l’unico attaccante italiano con la velocità necessaria per bruciare i giocatori avversari, e in un gioco moderno che dà priorità alla velocità sopra ogni altra cosa, Chiesa deve essere sano e in forma.
Se Spalletti riuscirà a farlo, allora l’Italia andrà bene la prossima estate, e il pessimismo che circondava gli Azzurri solo sei mesi fa verrà spazzato via. Ma prima bisogna garantire la qualificazione lunedì.
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