L’Italia è esplosa in indignazione per la morte di una giovane donna, presumibilmente per mano del suo possessivo ex fidanzato
ROMA – L’Italia è scoppiata in indignazione per la morte di una giovane donna, presumibilmente per mano del suo possessivo ex fidanzato, con il premier italiano che ha promesso di reprimere ulteriormente la violenza domestica che ha causato la morte di più di 50 donne lontano quest’anno.
La polizia tedesca ha arrestato nel fine settimana Filippo Turetta, in fuga dall’11 novembre, quando è stato visto l’ultima volta litigare con la 22enne Giulia Cecchettin, colpendola in un attacco fisico ripreso dalle videocamere lungo la strada.
Il corpo di Cecchettin, secondo quanto riferito con ferite multiple da arma da taglio, è stato trovato sabato avvolto nella plastica in un fosso vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone a nord di Venezia.
I giornali italiani erano stati consumati dalla ricerca di entrambi, dopo le molteplici segnalazioni di amici e familiari secondo cui Turetta si era rifiutata di accettare la decisione di Cecchettin di porre fine alla relazione. La sorella di Cecchettin, Elena, aveva detto di essere preoccupata per la possessività di Turetta nei confronti di sua sorella, ma non avrebbe mai immaginato che lui potesse farle del male.
La polizia della città di Halle, nella Germania orientale, ha detto domenica di aver arrestato un italiano di 21 anni ricercato dalla polizia in Italia dopo che la sua auto aveva avuto un guasto sull’autostrada A9 nel sud dello stato orientale della Sassonia-Anhalt.
Notizie italiane riferiscono che le telecamere stradali della polizia avevano rintracciato la Fiat Punto nera di Turetta mentre guidava su strade di montagna attraverso il nord Italia, in Austria e poi in Germania.
La radio statale RAI ha detto che Turetta ha accettato di essere estradato, e il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha detto che sarebbe atteso in Italia entro pochi giorni.
Il destino della Cecchettin, che stava per laurearsi in ingegneria, aveva dominato le cronache per una settimana e provocò uno sfogo di rabbia quando il suo corpo venne finalmente ritrovato. Anche i genitori di Turetta hanno partecipato ad una veglia a lume di candela in suo onore, e domenica la RAI ha condotto il suo principale telegiornale serale con uno sfondo composto dai ritratti di tutte le donne uccise quest’anno.
Il premier Giorgia Meloni ha espresso indignazione per la lunga storia di violenza contro le donne da parte dei loro partner o ex partner in Italia, affermando che la situazione sembra stia peggiorando di recente. Ha citato i dati del Ministero dell’Interno secondo cui delle 102 donne uccise in Italia quest’anno fino al 12 novembre, 53 sono morte per mano dei loro partner o ex partner.
“Ogni singola donna uccisa perché ‘colpevole’ di essere libera è un’aberrazione che non può essere tollerata e che mi spinge a continuare sulla strada intrapresa per fermare questa barbarie”, ha detto in un comunicato sui social.
Un disegno di legge sostenuto dal governo, già approvato dalla Camera dei Deputati e che arriverà al Senato alla fine di questo mese, rafforzerebbe le misure preventive per proteggere le vittime della violenza domestica.
Inoltre, il Viminale ha invitato tutte le scuole a osservare martedì un minuto di silenzio in onore di Cecchettin “e di tutte le donne maltrattate e vittime di violenza”.