Rispondendo all’annuncio che i primi ministri italiano e albanese hanno firmato ieri un accordo per costruire due centri in Albania in cui detenere le persone soccorse in mare da navi italiane, comprese le persone in cerca di sicurezza, Elisa De Pieri, ricercatrice regionale di Amnesty International, ha dichiarato:
Le persone soccorse in mare dalle autorità italiane, comprese quelle che cercano sicurezza in Europa, sono sotto la giurisdizione italiana e non possono essere portate in un altro Paese prima che la loro richiesta di asilo e le circostanze individuali siano state esaminate. È così semplice.
Elisa De Pieri, Ricercatrice regionale di Amnesty International
L’accordo riguarda il respingimento, una pratica vietata dal diritto internazionale ed europeo e per la quale l’Italia è già stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. È illegale, impraticabile e deve essere demolito.
“L’Italia ha affermato che le persone detenute rimarranno sotto la giurisdizione italiana, ma la realtà è che l’accordo verrà utilizzato per eludere il diritto nazionale, internazionale e comunitario. Ciò potrebbe avere conseguenze devastanti per le persone richiedenti asilo, che potrebbero essere sottoposte a lunghe detenzioni e ad altre violazioni, al di fuori del controllo delle autorità giudiziarie italiane. La Commissione Europea ha già chiarito che la legge europea sull’asilo non può essere applicata al di fuori dell’UE.
“Anche se i dettagli dell’accordo devono ancora essere resi noti, una serie di preoccupazioni stanno già emergendo. Amnesty International chiede al governo italiano di rispettare i suoi obblighi di diritto internazionale in materia di non respingimento, di garantire l’asilo e chiede alla Commissione europea di garantire che gli Stati membri non violino l’acquis sull’asilo”.
Sfondo
Il respingimento è la pratica di mandare qualcuno in un paese in cui è a rischio di violazione dei diritti umani. La protezione dal respingimento è un diritto fondamentale dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Il non respingimento è un principio fondamentale del diritto internazionale dei rifugiati e, in quanto parte del diritto internazionale consuetudinario, è vincolante per tutti gli Stati. Il principio di non respingimento è sancito anche nel diritto dell’UE all’articolo 78, paragrafo 1, TFUE e agli articoli 18 e 19 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.
La Commissione europea ha già chiarito nel 2018 che l’applicazione extraterritoriale del diritto dell’UE non è attualmente possibile.
L’Italia è già stata condannata per violazione del principio di non respingimento dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel 2012 per Hirsi Jamaa c. Altri caso.