Douma, Libano
Tradizionali case in pietra con tetti di tegole rosse, vista sui circostanti monti Batroun, chiese secolari e un souk recentemente restaurato: il villaggio di Douma, situato a circa 80 km a nord-est di Beirut, è assolutamente pittoresco.
“La mia prima impressione è stata la bellezza del villaggio”, ha detto Rana Tanissa, un’archeologa libanese e consulente di turismo rurale che scrive di viaggi in Libano, ricordando la sua prima visita alla città. “E la storia del villaggio è incredibile: sembra di entrare in un libro di storia.”
Infatti, secondo l’UNWTO, l’impegno di Douma nel preservare il suo patrimonio architettonico e culturale e nell'”evitare un’espansione urbana caotica” ha giocato un ruolo importante nella sua selezione nella lista del 2023.
L’UNWTO rileva che Douma ha protetto anche altri aspetti del suo patrimonio culturale, come le tradizioni alimentari locali. Secondo Tanissa, il “dolce Raha”, fatto con biscotti, è uno dei preferiti, così come lo zaatar, l’olio d’oliva, i formaggi e le marmellate della città. Molti degli ingredienti provengono da aziende agricole e vigneti locali. Detto questo, Douma non è solo tradizione: il villaggio ha intrapreso anche una serie di nuove iniziative ecologiche, tra cui l’utilizzo di 600 pannelli solari per generare elettricità per il villaggio, piantare alberi e incoraggiare il compostaggio.
Ma più della sua bellezza, del suo patrimonio culturale, del suo cibo o anche della sua sostenibilità, dice Tanissa. C’è un’altra qualità che l’ha subito colpita del villaggio: la gentilezza della sua gente. “Hanno un cuore caldo. Sono generosi. Aiutano e servono”, ha detto. “Per esempio, se qualcuno chiede informazioni, non solo lo aiuterà, ma lo guiderà per tutto il villaggio.”
Per sfruttare al massimo il soggiorno a Douma (e conoscere la gente del posto), Tanissa consiglia di soggiornare in una delle pensioni del villaggio, dove le famiglie locali preparano i piatti tradizionali della regione.