L’autorità italiana di vigilanza sulla concorrenza ha avviato giovedì un’indagine sui prezzi dei voli per la Sicilia e la Sardegna, cercando di affrontare le preoccupazioni sui biglietti alle stelle dopo che il governo ha abbandonato i piani per un tetto massimo.
La coalizione di destra del primo ministro Giorgia Meloni ha svelato quest’estate un piano che ha fatto notizia per limitare il prezzo dei biglietti da e per le sue isole, per poi ritirare silenziosamente la mossa in seguito alle critiche, in particolare da parte della compagnia low cost Ryanair.
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L’autorità italiana di vigilanza sulla concorrenza ha avviato giovedì un’indagine sui prezzi dei voli per la Sicilia e la Sardegna, cercando di affrontare le preoccupazioni sui biglietti alle stelle dopo che il governo ha abbandonato i piani per un tetto massimo.
La coalizione di destra del primo ministro Giorgia Meloni ha svelato quest’estate un piano che ha fatto notizia per limitare il prezzo dei biglietti da e per le sue isole, per poi ritirare silenziosamente la mossa in seguito alle critiche, in particolare da parte della compagnia low cost Ryanair.
Giovedì l’Autorità garante della concorrenza ha dichiarato in un comunicato di aver avviato un’indagine sui “possibili effetti negativi” dell’uso da parte delle compagnie aeree di algoritmi di prezzo sul mercato e sulle offerte disponibili ai consumatori, nonché sul modo in cui vengono comunicati i prezzi dei biglietti.
L’indagine, focalizzata sulle rotte che collegano l’Italia continentale alla Sicilia e alla Sardegna, ha seguito un picco dei prezzi durante i periodi di punta.
L’indagine potrebbe portare a nuove normative nazionali o misure specifiche per le compagnie aeree, ha affermato l’autorità.
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Il governo Meloni ha annunciato ad agosto che avrebbe fissato un limite al prezzo dei biglietti tra la terraferma e la Sardegna e la Sicilia durante i periodi di punta al 200% del prezzo medio annuo.
Ryanair, la compagnia aerea leader in Italia per rotte e voli offerti, ha condannato la mossa come illegale, mentre anche la Commissione Europea ha chiesto maggiori informazioni.
In un emendamento alla legge pubblicato a settembre, il tetto è stato abbassato.
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