È al momento di quattro vittime e un disperso – il macchinista – il bilancio dell’incidente alla funivia del monte Faito. Lo si apprende da fonti dei soccorritori. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e le squadre del soccorso alpino.
«Le quattro persone che hanno perso la vita erano due coppie di turisti». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Poteva andare peggio – ha detto De Luca -, sono state salvate molte vite umane, ci dicono dall’azienda che la manutenzione era stata fatta. Gli accertamenti tecnici andranno fatti nei prossimi minuti. È probabile che la cabina sia scesa alla massima velocità e abbia urtato i piloni centrali, ora dobbiamo fare di tutto per aiutare i feriti e recuperare l’ultimo disperso. La funivia era rimasta chiusa per molti anni, è stata riattivata nel 2017 e sono stati fatti i lavori di ristrutturazione».
Forse a causa del maltempo, nel pomeriggio si è rotto un cavo dell’infrastruttura che collega Castellammare di Stabia al monte Faito (1.200 metri circa) ed è gestita da Eav, la società che controlla la Circumvesuviana. Sedici persone erano state tratte in salvo dai vigili del fuoco, quindi i soccorsi si erano fermati e ogni collegamento si era interrotto.
La cabina era in partenza, quando si è verificata la rottura del cavo. Per permettere le operazioni di recupero dei passeggeri, è stata interrotta la tratta della Circumvesuviana da e per Sorrento, nel tratto di Castellammare di Stabia. Con l’intervento dei vigili del fuoco è stato possibile trarre in salvo 16 passeggeri.
C’è un precedente del 1960 sempre sulla funivia del Monte Faito: a Ferragosto al primo cavalletto la cabina, forse per l’alta velocità, si sganciò dai fili di trazione e si schiantò sui binari della ferrovia sottostante, provocando la morte di quattro persone.