Kevin McCarthy è stato eletto speaker della Camera americana alla 15esima votazione. Il repubblicano ha ottenuto i 216 voti necessari a guidare la House alla fine di una serata drammatica, caratterizzata da momenti di tensione, dopo l’astensione di cinque dei 21 ribelli del partito che, a differenza delle votazioni precedenti, non hanno votato altri candidati.
La maratone delle 15 votazioni
“Tutto quello che interessa a Kevin McCarthy è Kevin McCarthy”. E’ questa la battuta che circola nei corridoi di Capitol Hill sul nuovo speaker della Camera americana, eletto dopo un’estenuante ed umiliante maratona di 15 votazioni, con un momento di tensione alla fine della 14esima, che ha lacerato ancora di più un partito repubblicano già diviso e renderà assai diffiicile la gestione della House nei prossimi due anni. Il californiano brizzolato, che il 26 gennaio compirà 58 anni, non si è mai scoraggiato ed ha ostentato ottimismo fino all’ultimo, tranne un momento di irritazione mostrato nei confronti dell’arcinemico Matta Gaentz, che ha provocato la sua clamorosa disfatta alla 14esima votazione.