“Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva”. Così l’alto rappresentante della politica estera Ue al Consiglio Affari Esteri.
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Voci di un’intesa per il rilascio di 80 donne e bambini israeliani ostaggi in cambio di donne e adolescenti palestinesi detenuti da Israele. “Negoziati in corso, coinvolti anche Qatar e Egitto”, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Sullivan.
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Hezbollah spara su Israele. Missili anticarro hanno ferito 7 civili e 7 militari nel nord del Paese. Aperto un corridoio umanitario di 7 ore per i palestinesi verso il sud di Gaza.
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L’Iran ritiene che la formazione di un unico Stato di Palestina, “dal fiume al mare”, sia l’unica soluzione della questione palestinese. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, facendo riferimento alla totalità dell’area dove vivono israeliani e palestinesi che va dal fiume Giordano alla costa sul Mare Mediterraneo. “Il regime sionista ha occupato le terre palestinesi e gli attacchi del movimento di resistenza contro il regime sono legittimi dal momento che sono portati avanti contro l’occupazione dei sionisti per liberare le terre palestinesi”, ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica.
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Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il veto sulle trasmissioni nel Paese del canale televisivo libanese Al Mayadeen, considerato vicino al gruppo sciita Hezbollah, sostenendo che questo canale “serve gli interessi dei nemici di Israele”, ha detto il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi. “Trasmissioni come queste si identificano con il nemico, danneggiano la sicurezza dello Stato e saranno bloccate. Il canale Al Mayadeen è al servizio di spregevoli gruppi terroristici ed è giunto il momento di regolare i conti”, ha affermato il ministro, nel quadro dell’escalation di violenza tra l’esercito israeliano e Hezbollah che va avanti da più di un mese alla frontiera tra Libano e Israele. Kahri ha chiesto la chiusura delle trasmissioni del canale satellitare, richiesta convalidata dal Gabinetto di Sicurezza e dal Ministro della Difesa, Yoav Gallant. Sempre oggi verrà emesso un ordine di confisca delle apparecchiature di trasmissione.
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Sono ripresi intensi stamani gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo la linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media locali e fonti sul posto, precisando che le aree maggiormente interessate dai bombardamenti israeliani sono i settori centrale e occidentale della linea di confine.
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Le sale operatorie dell’ospedale Al-Shifa di Gaza “sono completamente fuori uso e quando i feriti vengono da noi non possiamo dare loro nient’altro che interventi di pronto soccorso”: a parlare, citato da Al-Araby Tv e dalla Cnn, è il direttore sanitario della struttura medica palestinese, vicino al quale si sta combattendo, dott. Mohammad Abu Salmiya. “Chiunque ha bisogno di interventi chirurgici muore e non possiamo fare nulla per loro”, aggiunge il dirigente. A proposito dei neonati prematuri estratti dalle incubatrici dopo l’esaurimento dell’ossigeno, Abu Salmiya ha detto che “vengono avvolti in fogli di alluminio e mettiamo loro vicino acqua calda per mantenerli al caldo”.
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L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha proposto la creazione di un corridoio umanitario marittimo tra Cipro e la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh.
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“Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva: presenterò una serie di opzioni, cose che dovremmo fare e cose che non dovremmo fare”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Affari Esteri.
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Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato su X che l’ospedale Al Shifa di Gaza è rimasta senza acqua per tre giorni e “non funziona più come un ospedale”. “Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”, ha scritto chiedendo il cessate il fuoco immediato.
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“Abbiamo deciso di rispondere all’appello della Corte penale internazionale per permetterle di indagare, di stabilire le responsabilità in modo oggettivo” nella guerra a Gaza. “Abbiamo sbloccato un budget di 5 milioni di euro. Quindi lavoriamo sulla lotta all’impunita’ ma anche all’appello a lungo termine: noi siamo pronti a partecipare a tutte le iniziative che puntano a rilanciare il processo di pace come l’iniziativa Peace effort”. Lo ha dichiarato la ministra belga degli Affari esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue.
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Teheran ha chiesto al Cairo di aprire il valico di Rafah che collega l’Egitto con la Striscia di Gaza. “Ho detto al ministro degli Esteri (egiziano) Sameh Shoukry che oggi è il nostro giorno della prova e che ci aspettiamo che l’Egitto apra il valico di Rafah per inviare acqua e medicine a Gaza”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in riferimento a un colloquio avuto con l’omologo egiziano a margine del vertice straordinario dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oci) sulla Palestina che si è tenuto sabato a Riad, in Arabia Saudita. “Il regime di Israele è crollato il 7 ottobre ed è ora tenuto in vita soltanto con la respirazione artificiale che gli viene fornita dagli americani. Il mondo è testimone della guerra totale americana contro Gaza”, ha aggiunto Amirabdollahian.
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“Il popolo di Israele, il popolo dei territori palestinesi, devono vivere in pace e sicurezza e noi come europei stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le attuali sofferenze nella regione, quindi è fondamentale che ci siano pause umanitarie perchè è chiaro che la sofferenza è cosi’ grande, che ogni litro d’acqua è così urgentemente necessario, come ogni pacco di cibo perchè la sofferenza è così incommensurabile soprattutto a Gaza”. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalea Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri. “Ma l’amara realta’ e’ che noi possiamo fare progressi solo con piccoli passi ed è per questo che dobbiamo concentrarci su questi piccoli passi, ogni minuto di ogni giorno, 24 ore su 24, su come possiamo raggiungere questo obiettivo insieme possiamo garantire che il catastrofico campo umanitario di Gaza sia contenuto e che venga fermata la minaccia continua rivolta a Israele da parte di Hamas”, ha aggiunto.
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Israele ritiene che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell’organizzazione. Per accedervi ci sarebbe un reticolo di cunicoli che porta ai locali sotterranei, dove si nasconderebbero centinaia di terroristi (compreso il capo Yahya Sinwar). LA RICOSTRUZIONE 3D
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“Non dobbiamo parlare solo della situazione odierna a Gaza. Dobbiamo cominciare a pensare alla soluzione per il post-guerra. E’ qualcosa che i ministri dovrebbero concentrarsi nella discussione. Cosa succederà dopo, come possiamo affrontare la situazione a Gaza non solo con la ricostruzione ma per offrire una soluzione integrata alla questione palestinese. Questo è il vero problema politico che dobbiamo affrontare: ossia la soluzione definitiva al conflitto tra Israele e Palestina che ha raggiunto questo alto livello di orrore”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ester. “Dobbiamo cercare la pace per loro. La soluzione per Gaza non può essere isolata. Mi confronterò con i ministri che cosa ne pensano, che cosa sostengono e cosa respingono”, ha aggiunto.
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“Ieri abbiamo lavorato tutto il giorno per stilare una dichiarazione a 27, per presentare una posizione comune: in questa nota chiediamo pause umanitarie immediate e corridoi umanitari, per affrontare la situazione a Gaza. È una posizione importante. Gaza ha bisogno di più aiuti: acqua, carburante e cibo. È tutto pronto al confine, va solo consegnato”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Affari Esteri. “Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva: presenterò una serie di opzioni, cose che dovremmo fare e cose che non dovremmo fare”, ha aggiunto.
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Due colpi di mortaio sono stati lanciati dal Libano in direzione di Israele, facendo scattare le sirene di allarme anti missili nella zona dell’insediamento di Gornot HaGalil, nel nord di Israele. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato sul social X che stanno rispondendo con l’artiglieria dopo che entrambi i colpi di mortaio sono caduti in aree aperte in territorio israeliano, senza fare danni né feriti. Le Idf hanno anche confermato di aver colpito la notte scorsa una “cellula terroristica” in territorio libanese.
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“Il livello di sofferenza a cui assistiamo per il momento a Gaza è intollerabile. Insieme ai 27 chiederò di dispiegare tutti gli sforzi diplomatici possibili per mettervi fine. Per il Belgio è essenziale ottenere un cessate il fuoco umanitario e il rispetto del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato la ministra belga degli Affari esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue. “Con più Paesi europei abbiamo deciso di aumentare il nostro aiuto umanitario, ma senza l’apertura di nuovi punti di accesso a Gaza è evidente che questo aiuto non puo’ arrivare. Quindi farò appello ai 27 a mettersi dalla parte della popolazione civile che soffre ed è vittima innocente di questo conflitto”, ha aggiunto.
“,”postId”:”238b3af0-2ac8-497f-846a-9f4eca974b93″},{“timestamp”:”2023-11-13T08:09:00.001Z”,”timestampUtcIt”:”2023-11-13T09:09:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Raid israeliano nel campo profughi di al-Shati”,”content”:”
L’esercito israeliano ha compiuto raid alla periferia del campo profughi di al-Shati, a ovest di Gaza City, nell’Università Al-Quds e nella moschea Abu Bakr, dove si ritiene siano asserraglianti i miliziani di Hamas. L’Idf ha mostrato foto di armi e pezzi di equipaggiamento militare sequestrati durante i raid, nonchè di quelli che, secondo loro, sono stati sequestrati dalla residenza di un membro della fazione armata della Jihad islamica. Lo riferisce la Bbc.
n”,”postId”:”3767e6d1-7c28-46e2-b324-dbd972aba03a”},{“timestamp”:”2023-11-13T08:05:00.456Z”,”timestampUtcIt”:”2023-11-13T09:05:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sullivan: “Gli Usa non vogliono combattimenti negli ospedali””,”content”:”
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha affermato che l’amministrazione Biden ha condiviso con Israele le preoccupazioni sulle potenziali vittime civili in un’operazione per catturare l’ospedale Al-Shifa di Gaza City, dove lo stato ebraico ritiene che Hamas abbia un centro di comando chiave. “Gli Stati Uniti non vogliono vedere scontri a fuoco negli ospedali dove persone innocenti, pazienti che ricevono cure mediche, rimangono intrappolate nel fuoco incrociato. Abbiamo avuto consultazioni attive con le forze di difesa israeliane su questo”, ha detto Sullivan al programma “Face the Nation” di CBS News. Sullivan ha riconosciuto che l’IDF dice di voler garantire la sicurezza dei pazienti “mentre affronta il fatto che Hamas opera in un modo che è al di fuori dei limiti di qualsiasi concetto civile usando un ospedale e scudi umani”. “La conclusione è che non vogliamo vedere scontri a fuoco negli ospedali”, ha aggiunto.
“,”postId”:”395caa49-6e46-43ab-9ba0-f37624fb72aa”},{“timestamp”:”2023-11-13T08:01:00.809Z”,”timestampUtcIt”:”2023-11-13T09:01:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministro della Lituania: “Sanzioni a Israele? Hanno diritto di combattere il terrorismo””,”content”:”
“Israele ha il diritto di combattere il terrorismo”. Così il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis risponde, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri, a chi gli chiede se l’Ue non pensi di sanzionare Israele per le operazioni militari condotte nella Striscia di Gaza.
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Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio: lo afferma il viceministro della Sanità di Hamas, Youssef Abu Rish. L’informazione non è al momento verificabile.
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Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che l’ospedale Al Shifa di Gaza è rimasta senza acqua per tre giorni e “non funziona più come un ospedale”. “Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”, ha aggiunto.
“Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva”. Così l’alto rappresentante della politica estera Ue al Consiglio Affari Esteri.
Voci di un’intesa per il rilascio di 80 donne e bambini israeliani ostaggi in cambio di donne e adolescenti palestinesi detenuti da Israele. “Negoziati in corso, coinvolti anche Qatar e Egitto”, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Sullivan.
Hezbollah spara su Israele. Missili anticarro hanno ferito 7 civili e 7 militari nel nord del Paese. Aperto un corridoio umanitario di 7 ore per i palestinesi verso il sud di Gaza.
Gli approfondimenti:
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Iran: “L’unica soluzione è avere solo uno Stato palestinese”
L’Iran ritiene che la formazione di un unico Stato di Palestina, “dal fiume al mare”, sia l’unica soluzione della questione palestinese. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, facendo riferimento alla totalità dell’area dove vivono israeliani e palestinesi che va dal fiume Giordano alla costa sul Mare Mediterraneo. “Il regime sionista ha occupato le terre palestinesi e gli attacchi del movimento di resistenza contro il regime sono legittimi dal momento che sono portati avanti contro l’occupazione dei sionisti per liberare le terre palestinesi”, ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica.
Israele vieta trasmissioni tv libanese nel Paese
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il veto sulle trasmissioni nel Paese del canale televisivo libanese Al Mayadeen, considerato vicino al gruppo sciita Hezbollah, sostenendo che questo canale “serve gli interessi dei nemici di Israele”, ha detto il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi. “Trasmissioni come queste si identificano con il nemico, danneggiano la sicurezza dello Stato e saranno bloccate. Il canale Al Mayadeen è al servizio di spregevoli gruppi terroristici ed è giunto il momento di regolare i conti”, ha affermato il ministro, nel quadro dell’escalation di violenza tra l’esercito israeliano e Hezbollah che va avanti da più di un mese alla frontiera tra Libano e Israele. Kahri ha chiesto la chiusura delle trasmissioni del canale satellitare, richiesta convalidata dal Gabinetto di Sicurezza e dal Ministro della Difesa, Yoav Gallant. Sempre oggi verrà emesso un ordine di confisca delle apparecchiature di trasmissione.
Libano: “Ripresi intensi gli scambi di fuoco Hezbollah-Israele”
Sono ripresi intensi stamani gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo la linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media locali e fonti sul posto, precisando che le aree maggiormente interessate dai bombardamenti israeliani sono i settori centrale e occidentale della linea di confine.
Direttore Shifa: “Le sale operatorie completamente fuori uso”
Le sale operatorie dell’ospedale Al-Shifa di Gaza “sono completamente fuori uso e quando i feriti vengono da noi non possiamo dare loro nient’altro che interventi di pronto soccorso”: a parlare, citato da Al-Araby Tv e dalla Cnn, è il direttore sanitario della struttura medica palestinese, vicino al quale si sta combattendo, dott. Mohammad Abu Salmiya. “Chiunque ha bisogno di interventi chirurgici muore e non possiamo fare nulla per loro”, aggiunge il dirigente. A proposito dei neonati prematuri estratti dalle incubatrici dopo l’esaurimento dell’ossigeno, Abu Salmiya ha detto che “vengono avvolti in fogli di alluminio e mettiamo loro vicino acqua calda per mantenerli al caldo”.
Premier Anp: “Si crei corridoio umanitario marittimo Cipro-Gaza”
L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha proposto la creazione di un corridoio umanitario marittimo tra Cipro e la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh.
Direttore generale Oms: “Al-Shifa. Sono trascorsi 3 giorni senza elettricità, senza acqua e con una connessione Internet pessima, il che ha gravemente compromesso la nostra capacità di fornire cure essenziali. I continui spari e bombardamenti nella zona hanno esacerbato la situazione già critica. Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”
Borrell: “Si affronti già scenario del dopo guerra a Gaza”
“Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva: presenterò una serie di opzioni, cose che dovremmo fare e cose che non dovremmo fare”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Affari Esteri.
Oms: “L’ospedale di Al Shifa non funziona più”
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato su X che l’ospedale Al Shifa di Gaza è rimasta senza acqua per tre giorni e “non funziona più come un ospedale”. “Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”, ha scritto chiedendo il cessate il fuoco immediato.
Belgio: “Sostegno alle indagini della Cpi su azioni a Gaza”
“Abbiamo deciso di rispondere all’appello della Corte penale internazionale per permetterle di indagare, di stabilire le responsabilità in modo oggettivo” nella guerra a Gaza. “Abbiamo sbloccato un budget di 5 milioni di euro. Quindi lavoriamo sulla lotta all’impunita’ ma anche all’appello a lungo termine: noi siamo pronti a partecipare a tutte le iniziative che puntano a rilanciare il processo di pace come l’iniziativa Peace effort”. Lo ha dichiarato la ministra belga degli Affari esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue.
Iran: “L’Egitto tenga aperto il valico di Rafah con Gaza”
Teheran ha chiesto al Cairo di aprire il valico di Rafah che collega l’Egitto con la Striscia di Gaza. “Ho detto al ministro degli Esteri (egiziano) Sameh Shoukry che oggi è il nostro giorno della prova e che ci aspettiamo che l’Egitto apra il valico di Rafah per inviare acqua e medicine a Gaza”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in riferimento a un colloquio avuto con l’omologo egiziano a margine del vertice straordinario dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oci) sulla Palestina che si è tenuto sabato a Riad, in Arabia Saudita. “Il regime di Israele è crollato il 7 ottobre ed è ora tenuto in vita soltanto con la respirazione artificiale che gli viene fornita dagli americani. Il mondo è testimone della guerra totale americana contro Gaza”, ha aggiunto Amirabdollahian.
©Ansa
Medio Oriente, Germania: “Pause umanitarie anche a piccoli passi”
“Il popolo di Israele, il popolo dei territori palestinesi, devono vivere in pace e sicurezza e noi come europei stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le attuali sofferenze nella regione, quindi è fondamentale che ci siano pause umanitarie perchè è chiaro che la sofferenza è cosi’ grande, che ogni litro d’acqua è così urgentemente necessario, come ogni pacco di cibo perchè la sofferenza è così incommensurabile soprattutto a Gaza”. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalea Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri. “Ma l’amara realta’ e’ che noi possiamo fare progressi solo con piccoli passi ed è per questo che dobbiamo concentrarci su questi piccoli passi, ogni minuto di ogni giorno, 24 ore su 24, su come possiamo raggiungere questo obiettivo insieme possiamo garantire che il catastrofico campo umanitario di Gaza sia contenuto e che venga fermata la minaccia continua rivolta a Israele da parte di Hamas”, ha aggiunto.
Hamas, com’è fatta la base sotto l’ospedale al-Shifa di Gaza
Israele ritiene che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell’organizzazione. Per accedervi ci sarebbe un reticolo di cunicoli che porta ai locali sotterranei, dove si nasconderebbero centinaia di terroristi (compreso il capo Yahya Sinwar). LA RICOSTRUZIONE 3D
Borrell: “Oggi discussione su soluzione futuro Gaza”
“Non dobbiamo parlare solo della situazione odierna a Gaza. Dobbiamo cominciare a pensare alla soluzione per il post-guerra. E’ qualcosa che i ministri dovrebbero concentrarsi nella discussione. Cosa succederà dopo, come possiamo affrontare la situazione a Gaza non solo con la ricostruzione ma per offrire una soluzione integrata alla questione palestinese. Questo è il vero problema politico che dobbiamo affrontare: ossia la soluzione definitiva al conflitto tra Israele e Palestina che ha raggiunto questo alto livello di orrore”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ester. “Dobbiamo cercare la pace per loro. La soluzione per Gaza non può essere isolata. Mi confronterò con i ministri che cosa ne pensano, che cosa sostengono e cosa respingono”, ha aggiunto.
Borrell: “L’Ue a 27 chiede pause umanitarie immediate a Gaza”
“Ieri abbiamo lavorato tutto il giorno per stilare una dichiarazione a 27, per presentare una posizione comune: in questa nota chiediamo pause umanitarie immediate e corridoi umanitari, per affrontare la situazione a Gaza. È una posizione importante. Gaza ha bisogno di più aiuti: acqua, carburante e cibo. È tutto pronto al confine, va solo consegnato”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Affari Esteri. “Oggi dovremmo iniziare a parlare del dopo guerra a Gaza, non solo di ricostruzione ma di offrire ai palestinesi una soluzione inclusiva: presenterò una serie di opzioni, cose che dovremmo fare e cose che non dovremmo fare”, ha aggiunto.
Due colpi di mortaio dal Libano, Israele risponde con l’artiglieria
Due colpi di mortaio sono stati lanciati dal Libano in direzione di Israele, facendo scattare le sirene di allarme anti missili nella zona dell’insediamento di Gornot HaGalil, nel nord di Israele. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato sul social X che stanno rispondendo con l’artiglieria dopo che entrambi i colpi di mortaio sono caduti in aree aperte in territorio israeliano, senza fare danni né feriti. Le Idf hanno anche confermato di aver colpito la notte scorsa una “cellula terroristica” in territorio libanese.
Belgio: “Situazione intollerabile, serve cessate il fuoco”
“Il livello di sofferenza a cui assistiamo per il momento a Gaza è intollerabile. Insieme ai 27 chiederò di dispiegare tutti gli sforzi diplomatici possibili per mettervi fine. Per il Belgio è essenziale ottenere un cessate il fuoco umanitario e il rispetto del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato la ministra belga degli Affari esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue. “Con più Paesi europei abbiamo deciso di aumentare il nostro aiuto umanitario, ma senza l’apertura di nuovi punti di accesso a Gaza è evidente che questo aiuto non puo’ arrivare. Quindi farò appello ai 27 a mettersi dalla parte della popolazione civile che soffre ed è vittima innocente di questo conflitto”, ha aggiunto.

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Raid israeliano nel campo profughi di al-Shati
L’esercito israeliano ha compiuto raid alla periferia del campo profughi di al-Shati, a ovest di Gaza City, nell’Università Al-Quds e nella moschea Abu Bakr, dove si ritiene siano asserraglianti i miliziani di Hamas. L’Idf ha mostrato foto di armi e pezzi di equipaggiamento militare sequestrati durante i raid, nonchè di quelli che, secondo loro, sono stati sequestrati dalla residenza di un membro della fazione armata della Jihad islamica. Lo riferisce la Bbc.
Sullivan: “Gli Usa non vogliono combattimenti negli ospedali”
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha affermato che l’amministrazione Biden ha condiviso con Israele le preoccupazioni sulle potenziali vittime civili in un’operazione per catturare l’ospedale Al-Shifa di Gaza City, dove lo stato ebraico ritiene che Hamas abbia un centro di comando chiave. “Gli Stati Uniti non vogliono vedere scontri a fuoco negli ospedali dove persone innocenti, pazienti che ricevono cure mediche, rimangono intrappolate nel fuoco incrociato. Abbiamo avuto consultazioni attive con le forze di difesa israeliane su questo”, ha detto Sullivan al programma “Face the Nation” di CBS News. Sullivan ha riconosciuto che l’IDF dice di voler garantire la sicurezza dei pazienti “mentre affronta il fatto che Hamas opera in un modo che è al di fuori dei limiti di qualsiasi concetto civile usando un ospedale e scudi umani”. “La conclusione è che non vogliamo vedere scontri a fuoco negli ospedali”, ha aggiunto.
Ministro della Lituania: “Sanzioni a Israele? Hanno diritto di combattere il terrorismo”
“Israele ha il diritto di combattere il terrorismo”. Così il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis risponde, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri, a chi gli chiede se l’Ue non pensi di sanzionare Israele per le operazioni militari condotte nella Striscia di Gaza.
Hamas: “Tutti gli ospedali nel nord della Striscia sono fuori servizio”
Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio: lo afferma il viceministro della Sanità di Hamas, Youssef Abu Rish. L’informazione non è al momento verificabile.