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Ucraina, perché alcune influencer russe stanno attaccando Chanel
Alcune note personalità hanno accusato il brand di non voler vendere loro i suoi prodotti a causa della loro nazionalità. Un portavoce del marchio ha spiegato che ci sono in effetti delle restrizioni, ma che sono il risultato delle sanzioni decise dall’Occidente nei confronti di Mosca in risposta al conflitto in Ucraina
Alcune influencer e note personalità russe hanno puntato il dito contro Chanel per aver impedito loro di acquistare i prodotti del brand a causa della loro nazionalità. Tutti gli episodi riportati sarebbero successi all’estero. Da inizio marzo, il noto marchio ha infatti chiuso tutte le sue boutique in Russia in risposta al conflitto in Ucraina, che prosegue da oltre un mese
Tra le socialite che si sono lamentate in pubblico c’è Anna Kalishnikova, una presentatrice e cantante russa di 37 anni. In un post su Instagram (che nel Paese è bloccato) ha scritto una lunga dida in cui si legge tra l’altro: “Chanel si rifiuta di vendere i suoi prodotti. Nelle boutique occidentali chiedono dati identificativi e quando chiami col tuo numero russo, i venditori dicono ora vendiamo cose ai russi solo con la promessa che non le porteranno in Russia e non le indosseranno lì. Russofobia in azione”
Nel post, Kalishnikova entra poi più nel dettaglio. Racconta che si trovava a Dubai in vacanza e che è entrata in una boutique di Chanel. “Vengo spesso a Dubai come ospite della Fashion Week, i manager di Chanel mi hanno riconosciuto, si sono avvicinati e mi hanno detto ‘Sappiamo che sei una celebrità in Russia, sappiamo che farai acquisti lì, quindi non possiamo venderti il nostro marchio'”