Ambiente
Onu: “12mila disastri meteo e 2 milioni di vittime in 50 anni”
L’Organizzazione mondiale della meteorologia, che fa capo alle Nazioni Unite, ha conteggiato i danni causati dagli effetti estremi del clima negli ultimi 5 decenni e ha quantificato le perdite economiche in 4.300 miliardi di dollari. Se il conteggio non è stato ancora più grave il merito va al sistema di allarmi precoci, di cui però i Paesi più poveri sono ancora sprovvisti
Dodicimila disastri dal 1970 al 2021 nel mondo, con oltre due milioni di vittime di cui il 90% nei Paesi in via di sviluppo, e perdite economiche di circa 4.300 miliardi di dollari. A rendere note le stime dei danni causati dagli eventi metereologici, climatici e idrici estremi è stata l’Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo), che fa capo all’Onu
GLI EFFETTI DEGLI ALLARMI PRECOCI – Nel corso dei 50 anni presi in esame hanno certamente contribuito gli allarmi precoci, che hanno permesso di ridurre il tasso di perdite di vite umane nell’ultimo mezzo secolo. L’obiettivo dell’Onu è garantire l’allarme precoce per tutti entro fine 2027
L’ATLANTE – Il Wmo ha aggiornato al 2021 il suo “Atlante della mortalità e delle perdite economiche dovute a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche estreme”, che prima andava dal 1970 al 2019, e verrà illustrato in occasione dell’apertura del Congresso meteorologico mondiale quadriennale, che dovrebbe approvare proprio l’accelerazione e il potenziamento dell’azione per garantire a ciascuno i servizi di allerta precoce