Il momento è arrivato. La premier Giorgia Meloni si appresta a varcare la soglia della Casa Bianca per incontrare Donald Trump. E’ la prima volta per un leader europeo dopo l’offensiva sui dazi lanciata lo scorso 2 aprile dal presidente americano in occasione del “Liberation Day”. Alle 18 Trump accoglierà Meloni nello Studio Ovale per le foto di rito e le prime battute con i giornalisti (il pool dei reporter della Casa Bianca e i giornalisti italiani). A seguire il pranzo (chiuso alla stampa) e il bilaterale. Donald Trump e la premier Giorgia Meloni parleranno di dazi ma la visita non è concentrata solo sulle tariffe. Lo ha detto un funzionario americano, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg. I due parleranno di difesa, energia e di modalità con cui aumentare la cooperazione nello spazio
Usa: Trump e Meloni hanno una “very special relationship”
Trump e Meloni hanno una «very special relationship» e intendono collaborare su questioni come la fine della guerra in Ucraina: lo ha detto un alto dirigente Usa durante una call sulla visita alla Casa Bianca della premier italiana. «Sul commercio, il presidente Trump è molto chiaro: vuole politiche e dazi equi, che offrano accesso ai mercati internazionali per i lavoratori e le industrie americane. Quindi, senza anticipare i colloqui, il presidente ribadirà le sue aspettative verso l’Italia e l’Europa, anche su questioni fiscali: ad esempio, la tassa italiana sui servizi digitali è vista come una misura che penalizza le aziende americane» ha aggiunto. E ancora: «Speriamo che la premier Meloni e il presidente Trump possano far progredire la discussione, per arrivare a un dialogo che rifletta ciò che il presidente sostiene da tempo», ha aggiunto.
«Molto utile ciò che Meloni può fare per 2% alla Nato»
La spesa per la difesa sarà sicuramente uno dei temi della discussione fra Trump e Meloni. Lo ha detto un alto dirigente Usa durante una call sulla visita alla Casa Bianca della premier italiana. Tutto ciò che Meloni può fare per raggiungere il 2% di spesa per la difesa, secondo il dirigente, è «molto necessario»
«Italia avrà ruolo importante in ricostruzione Ucraina»
E ancora: «I nostri due Paesi continueranno a lavorare insieme per porre fine alla guerra in Ucraina. L’Italia avrà un ruolo importante nella ricostruzione, ma, come gli altri alleati, dovrà adempiere alle proprie responsabilità per la sicurezza dell’Europa al fine di mantenere la pace»
