A poche ore dall’accordo sui vertici Ue (Von der Leyen alla Commissione, Costa al Consiglio e Kallas alla direzione della politica estera), con la garanzia all’Italia di una vicepresidenza (in pole il ministro Fitto), la premier Giorgia Meloni interviene in mattinata alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. Nel pomeriggio depositerà la stessa relazione in Senato.

Dall’Ucraina, al Medio Oriente, alla competitività: i temi sul tavolo a Bruxelles

Sul tavolo del Consiglio europeo più temi. Si parlerà di Ucraina, facendo il punto sugli ultimi sviluppi della guerra ed esaminando tutti gli aspetti della risposta dell’Ue nonché il mantenimento del suo sostegno fermo e multiforme all’Ucraina e alla sua popolazione. I leader affronteranno anche la situazione in Medio Oriente, alla luce della situazione a Gaza e degli ultimi sviluppi. Si parlerà poi sicurezza e difesa, discutendo delle iniziative per rafforzare la base industriale della politica di sicurezza e difesa comune. Tra i dossier anche quello della competitività, il tutto sulla base di progressi rispetto alle ultime conclusioni in materia adottate nella riunione del 17 e 18 aprile 2024, inclusa l’unione dei mercati dei capitali, sulla base di un rapporto della Presidenza del Consiglio dell’Ue. Ma il tema forte della due giorni sarà, appunto, il prossimo ciclo istituzionale, e quindi le decisioni relative alle nomine per le maggiori cariche, e all’adozione dell’Agenda strategica dell’UE 2024-2029.

Il sostegno all’Ucraina

A partire dal Consiglio europeo straordinario del 24 febbraio 2022, data di inizio dell’invasione russa, l’Ue ha adottato un complesso di dichiarazioni politiche e misure di carattere normativo e finanziario volte a ribadire il sostegno all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, a fornire supporto militare ed economico all’Ucraina, a mettere in atto un quadro di sanzioni nei confronti della Russia. Complessivamente il sostegno finanziario erogato dall’Ue e dagli Stati membri dall’inizio della guerra ammonta a circa 99 miliardi di euro, di cui 50 miliardi di euro per sostenere la resilienza economica, sociale e finanziaria complessiva dell’Ucraina, 32 miliardi per assistenza militare e circa 17 miliardi per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra verso l’Ue.

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