Maserato torna a casa. Stellantis conferma ufficialmente lo spostamento della produzione dei due modelli della gamma, Maserati GranTurismo e GranCabrio, da Mirafiori a Modena mentre il polo di Torino è destinato ad affiancare alla Fiat 500 elettrica anche la produzione del modello ibrido. La decisione era nell’aria visto che i volumi di Maserati a Miraiori, dopo lo stop alla Levante, si sono ridotti drasticamente.
Maserati è tornata a numeri da nicchia, con 70 esemplari prodotti da gennaio a marzo nel polo torinese. Un crollo, racconta la Fim nel suo report trimestrale, «determinatosi a seguito del fermo del 2024 delle produzioni delle Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante, mentre le produzioni di Maserati GT e GC, anche nelle versioni Folgore fullelectric, non hanno risposto alle aspettative». Mirafiori manterrà comunque un legame forte, assicura l’azienda, con il marchio del Tridente poichè nel complesso di Mirafiori continueranno ad essere realizzate le attività di lastratura e verniciatura di GranTurismo e Gran Cabrio.
Stellanti produce Maserati Grecale nel sito di Cassino dove anche in questo caso la produzione nel primo trimestre dell’anno è stata di 4.655 unità, il 45,5% in meno rispetto al 2024. Accanto a Alfa Romeo Giulia e Stelvio, il Grecale rappresenta il 20% della produzione nel polo laziale del Gruppo.
Le Maserati GranTurismo e GranCabrio dunque saranno prodotte, entro la fine del 2025, nello storico stabilimento di viale Ciro Menotti, nel cuore della Motor Valley. Il via alla linea produttiva per il modello della 500 ibrida «garantirà continuità operativa alle Carrozzerie di Mirafiori e alle sue persone scrive il Gruppo in una nota.