Inarrestabile maritozzo: è da ormai un triennio che il più celebre lievitato romano è partito alla conquista dei golosi di tutto il mondo e in questo momento «è uno dei dolci italiani più richiesti in assoluto» ha ammesso il celebre Iginio Massari, presidente degli Ambasciatori della pasticceria di eccellenza italiana. Che l’“italian cream bun” stia diventando una celebrità internazionale lo conferma l’inserimento nell’offerta di Caffè Nero, catena britannica con oltre mille locali in una decina di paesi. In queste caffetterie il maritozzo è presentato come un’imperdibile novità e si trova a competere con grandi classici, come i croissant al burro francese e i brownie al cioccolato belga (che però costano un 30% in meno rispetto alle 4,35 sterline del maritozzo).

Il sushitozzo giapponese

I primi ad appassionarsi a questo dolce sono stati i giapponesi, che ne restano i principali estimatori al di fuori dell’Italia. «Alcuni anni fa una televisione nipponica è venuta nel nostro laboratorio a filmare la realizzazione dei maritozzi – racconta Cinzia Romoli, terza generazione di pasticcieri e titolare con le sorelle dello storico caffè Romoli di Roma – Da lì i giapponesi si sono innamorati di questo dolce, che è diventato un fenomeno virale. Tanto che adesso lo fanno anche a Tokyo». E non solo: il maritozzo è il prodotto di punta della pasticceria Amam Dacotan di Fukuoka, che ci ha costruito sopra il suo successo, proponendolo in oltre trenta varianti molto apprezzate. Tanto il maritozzo è diventato popolare in Giappone da essere reinterpretato anche in versione “japanese style” (come il sushitozzo, un onigiri con tonno fresco e wasabi piccante) e da aver ispirato canzoni e poesie.

Da Er maritozzo del Belli alla versione salata

Anche in Italia “er santo maritozzo” – come lo definì il Belli nel 1833 visto che era l’unico dolce a poter essere consumato, in versione povera, durante la Quaresima – è stato declinato in modo inedito, soprattutto grazie all’istituzione del Maritozzo Day, che, edizione dopo edizione, lo ha fatto conoscere e scoprire anche fuori Roma. E ha contribuito a riaccendere la creatività di tanti chef, A partire dallo stellato Riccardo Di Giacinto del ristorante romano All’Oro, che è stato tra i primi a interpretarlo anche in versione salata, con l’ormai famoso Maritozz’Oro da antipasto. A Milano ha poi aperto un intero locale dedicato a questo prodotto: è il Matì – Gourmet Maritozzi Pleasures, dove lo chef Matteo Casaroli si dedica all’interpretazione in chiave gourmet di questo lievitato, soprattutto nel mondo del salato, e anche in versione business lunch.

Boom di vendite anche al supermercato

Ma per gran parte degli italiani il maritozzo resta quello classico, voluttuosamente ripieno di panna, che è diventato abituale anche nelle pasticcerie di Milano o Venezia ed è uno dei prodotti più richiesti anche in Gdo, come testimonia il boom di vendite di quelli realizzati da Esselunga secondo la ricetta elaborata dai fratelli Cerea del ristorante stellato Da Vittorio e venduti con il brand esclusivo Elisenda.

Il revival del lievitato ha favorito anche la nascita di nuove preparazioni. Romoli ha creato la Torta Maritozzo, un dolce formato con tanti piccoli maritozzi, molto richiesta per i matrimoni. E così questo lievitato dolce, nato (come dice il nome) per suggellare i fidanzamenti, ora è definitivamente andato a nozze.

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