Il “vigoroso avanzamento tecnologico rende l’intelligenza artificiale uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso ed impone una riflessione all’altezza della situazione”, ha detto Papa Francesco nei suoi 20 minuti di intervento al tavolo con i grandi della Terra al G7 in Puglia

“Si può dire – ha detto Francesco, seduto tra Meloni e Macron – che tutti noi siamo, anche se in misura diversa, attraversati da due emozioni: siamo entusiasti, quando immaginiamo i progressi che dall’intelligenza artificiale possono derivare, ma, al tempo stesso, siamo impauriti quando constatiamo i pericoli inerenti al suo uso”, ha proseguito Francesco, secondo il quale l’intelligenza artificiale viene alla luce “dal potenziale creativo che Dio ci ha donato”, ma “al tempo stesso, essa potrebbe portare con sé una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi, mettendo così in pericolo la possibilità di una cultura dell’incontro a vantaggio di una cultura dello scarto”.

Jorge Mario Bergoglio che, accolto al suo arrivo dalla premier italiana, ha già avuto colloqui bilaterali con i presidenti Zelensky (Ucraina), Macron (Francia), Trudeau (Canada) e con la direttrice generale dell’Fmi Kristalina Georgieva.

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