Peter Copping è stato nominato nuovo direttore artistico di Lanvin, la maison fondata da Jeanne Lanvin nel 1889 e controllata dal 2018 dal gruppo cinese omonimo, ruolo che ricoprirà formalmente a partire dal prossimo settembre.

Dal 2015, anno in cui il direttore creativo Alber Elbaz era stato licenziato dopo 14 anni, a sua detta per contrasti con l’azienda e soprattutto con il principale azionista di allora, Shaw-Lan Wang, alla guida creativa della maison si erano succeduti Bouchra Jarrar, Olivier Lapidus e Bruno Sialleli, che l’ha lasciata nell’aprile 2023. Lanvin era stata rilevata da Fosun nel 2018, e tre anni dopo il gruppo – al quale fanno capo anche Sergio Rossi, St John Knits, Caruso e Wolford – aveva cambiato il suo nome proprio in Lanvin Group.

Copping, britannico e nato nel 1967, ha studiato alla Central Saint Martins e al Royal College of Art di Londra. Ha iniziato la sua carriera da Sonia Rykiel e ha poi passato più di dieci anni da Louis Vuitton, al fianco di Marc Jacobs, come capo della collezione donna. È stato poi nominato direttore creativo di Nina Ricci (dal 2009 al 2014) e poi di Oscar de la Renta. Dal 2021 era responsabile della couture di Balenciaga, lavorando al rilancio della collezione a stretto contatto con il direttore creativo Demna. La collezione che ha appena sfilato a Parigi è dunque anche opera sua.

«Con 135 anni di storia, Lanvin ha una storia incredibilmente ricca ed è uno dei nomi più importanti della moda globale – ha commentato Zhen Huang, presidente di Lanvin Group -. Come marchio principale del gruppo, Lanvin è parte integrante della nostra famiglia. Con la nomina di Peter Copping, guardiamo alla continua trasformazione e crescita della maison».

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