Virali, viralissimi. Ma col rischio di essere, per questo, falsificati.
La piaga della contraffazione questa volta ha preso di mira i Labubu, pupazzi la cui febbre da collezionismo miete vittime in ogni angolo del globo.
Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza Lodi hanno sequestrato una ventina di Labubu contraffatti che si trovavano in vendita in diversi negozi di zona.
Nati dalla fantasia di Kasing Lung, illustratore di Hong Kong che ha tratto ispirazione da fiabe e mitologie, questi esseri antropomorfi in versione pelouche si presentavano perfettamente realizzati con tanto di packaging curato e etichette Pop Mart (il distributore unico e ufficiale). Eppure, una volta analizzati, sono risultati falsi.
I responsabili che li avevano in vendita sono stati denunciati e la Guardia di Finanza sta cercando di ricostruire i canali di approvvigionamento, la rete di distribuzione e i relativi flussi finanziari, oltre a verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone nella filiera illecita.
Secondo quanto riportato da Milano Finanza, in un solo anno la catena Pop Mart grazie ai Labubu è cresciuta del 430% sui listini di Honk Kong, diventando il miglior titolo nell’indice Msci China. Solo nella prima metà del 2024, infatti, Pop Mart ha guadagnato 642 milioni di dollari, chiudendo l’anno a 1,8 miliardi di dollari.
Un Labubu in edicola costa solitamente tra i 14€ e i 18€ per una “blind box” standard, ossia la scatolina da cui esce una figura a sorpresa, ma il prezzo può variare in base alla serie e al rivenditore. Versioni più rare o in edizioni speciali possono costare molto di più, arrivando anche a toccare diverse centinaia di euro.
L’edizione speciale “Labubu x Kasing Lung Artist Special Edition” è stata valutata oltre 2.000 dollari, mentre la collaborazione “Labubu x Vans Oldskool” ha raggiunto valori tra i 2.000 e i 3.000 dollari. La figura “Labubu x Ultraman” ha superato i 4.500 dollari sulle piattaforme di rivendita.
