Antonio Di Bella, ex direttore di Rainews24 ed esperto di Stati Uniti, interviene a Focus 24 per commentare l’esito del dibattito di ieri sera tra Joe Biden e Donald Trump in vista delle elezioni di novembre. E cita Nicolas Kristof che, sul New York Times, da amico di Biden, ha scritto che il presidente “deve rendersi conto che deve fare un passo indietro, nell’interesse del partito e del Paese”.

Sul fatto che finora i dem non avessero suonato l’allarme, Di Bella sottolinea che nel partito democratico “si erano illusi, Biden fin da giovane era un gaffeur e dimenticava le cose. A questo punto, l’età ha aggravato un difetto congenito. È un guaio grosso”.

Quali sono i candidati che potrebbero sostituirlo? Chi può convincere Biden al passo indietro? Su questi due punti, Di Bella è chiaro: “Non credo all’ipotesi Michelle Obama, voce messa in giro dai repubblicani, anche perchè lei non ha mai dato disponibilità. Kamala Harris non sembra adatta. I migliori sono la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e quello della California, Gavin Newsom, anche se è troppo liberal. Resta il fatto che solo la moglie Jill può convincerlo a rinunciare alla corsa, o meglio Obama e Clinton, i due ex presidenti democratici.

Ribadendo che i democratici hanno vissuto finora come “chiusi in una bolla”, concentrandosi solo sulla contrapposizione con Trump e non pensando alla debolezza di Biden, Antonio Di Bella ammette che, nonostante tutte le criticità e la difficoltà dell’operazione, “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Trump, infatti, ha detto molte sciocchezze, ha commesso degli errori… ma in questo caso il messaggero è più importante del messaggio. E il messaggio di Trump è stato più efficace”.

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