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Home » La Corea del Nord invierà nel Kursk cinquemila genieri e mille sminatori
Mondo

La Corea del Nord invierà nel Kursk cinquemila genieri e mille sminatori

Sala NotizieBy Sala Notizie18 Giugno 20252 Mins Read
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Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – Il rapporto di collaborazione tra Russia e Corea del Nord ha fatto un nuovo salto di qualità con l’annuncio che Pyongyang invierà altri 6mila uomini nel Kursk per assistere Mosca nell’opera di ricostruzione della regione al confine con l’Ucraina. In base a quanto riportato dai media russi, si tratterà di mille sminatori e 5mila soldati del genio militare con il compito di rimettere in funzione una rete infrastrutturale uscita pesantemente danneggiata da mesi di combattimenti con le forze ucraine.

I dettagli dell’operazione sono stati annunciati al termine di un incontro – il terzo in tre mesi e il secondo delle ultime due settimane – tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e Sergei Shoigu, l’ex ministro della Difesa russo che oggi ricopre l’incarico di segretario del Consiglio di difesa ed è uno dei più stretti consiglieri del presidente Vladimir Putin.

Corea del Nord, Kim Jong Un incontra i vertici di Mosca: le immagini

«In seguito alla cacciata degli invasori dal suolo russo, abbiamo deciso di continuare la nostra fruttuosa cooperazione», ha detto Shoigu. Il dispaccio della nordcoreana Kcna non ha offerto dettagli circa le dimensioni e le caratteristiche del contingente di soldati, ma ha ribadito «l’appoggio incondizionato» offerto da Kim e ha annunciato il progetto di erigere in entrambi i Paesi dei memoriali per onorare «le gesta eroiche» dei soldati nordcoreani caduti nel Kursk.

La Corea del Nord non ha mai rivelato ufficialmente quanti militari abbia dispiegato sul fronte russo-ucraino, né quanti di loro siano rimasti uccisi. Tuttavia, secondo valutazioni fatte dai servizi di intelligence di Corea del Sud, Stati Uniti e Ucraina, Pyongyang avrebbe inviato in Russia – oltre a missili, cannoni e milioni di proiettili di artiglieria – circa 15mila soldati. Lo scorso aprile i servizi di Seul stimavano in circa 600 il numero dei caduti nordcoreani. Secondo l’intelligence britannica il numero complessivo di morti e feriti si aggirerebbe intorno a 6mila unità e sarebbe il risultato del loro impiego «in massicci attacchi di fanteria ad alto attrito».

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