ISLAMABAD – Prende avvio ufficialmente oggi, domenica 16 giugno, la spedizione organizzata dal Cai e dal Comitato Everest K2 Cnr per celebrare i 70 anni della conquista della seconda vetta più alta del mondo. Dall’aeroporto milanese della Malpensa partiranno questa sera, guidate dal capospedizione e presidente del Comitato EverestK2 Cnr, Agostino Da Polenza, le alpiniste Anna Torretta, Federica Mingolla, Cristina Piolini e Silvia Loreggian. Insieme con loro il medico della spedizione del Cnr di Pisa, Lorenza Pratali. Una sosta a Doha in Qatar e poi, da lunedì mattina, il ricongiungimento con le altre quattro alpiniste pakistane che partecipano al progetto, ed ossia Samina Baig, Amina Bano, Nadema Sahar e Samana Rahim.
Una spedizione che prende avvio proprio nei giorni centrali di una delle principali festività principali musulmane la Eid Al Adha, cosiddetta Festa del Sacrificio in ricordo del sacrificio del profeta Ibrahim (Abramo). Dopo una sosta a Islamabad, per martedì 18 è previsto il trasferimento in aereo a Skardu, capitale del Baltistan. In caso di condizioni meteo avverse il trasferimento avverrà via terra sulla mitica Karakorum Highway, arteria di collegamento che seguendo quasi tutto il corso del fiume Indo secondo il percorso dell’antica via della seta arriva al Khunjerab pass verso la Cina.
L’Aeronautica militare italiana fornirà un servizio meto aggiornato
A proposito delle condizioni meteo che rappresentano una delle variabili fondamentali (e spesso decisive) per decidere la finestra di buon tempo in cui tentare la salita in vetta, lo Stato maggiore dell’Aeronautica ha dato proprio ieri il suo disco verde al Comitato EvrestK2 Cnr perché il servizio di previsioni meteo della forza armata possa fornire al Comitato giornalmente una previsione aggiornata per la regione del Baltoro, per il Campo Base e per le quote di 6500 metri, 7500 e 8500.
Il trekking di avvicinamento comincerà venerdì 21
Mercoledì 19 è prevista la sosta a Skardu per la preparazione dei materiali necessari alla spedizione e all’allestimento dei campi. A differenza dei trekking di avvicinamento verso altri 8mila come l’Everest nel Baltoro per tutto il percorso non esistono villaggi o lodge che possano ospitare gli alpinisti, solo a Urdukas c’è un accampamento militare. Giovedì 20 giugno è programmato un trasferimento in jeep da Skardu ad Askole, punto di partenza effettivo del trekking che comincerà venerdì 21 con la prima tappa a Jula. Il giorno successivo si salirà da Jula a Paju seguendo la morena detritica del Baltoro. Lì è prevista una sosta di acclimatamento. Il 24 da Paju si raggiungerà Urdukas e il 25 il campo di Gore 2. Per il 26 previsto l’arrivo a Concordia dove il ghiacciaio del Baltoro si congiunge con il Godwin Austin. Il giorno successivo il salto fino al campo base del K2 sfiorando alcune delle montagne più importanti del Karakorum come il Broad Peak, Gasherbrum I, II e IV e il Chogolisa.
Verso il K2 anche sciatori e atleti di deltaplano
A differenza di altri trekking, quello del Baltoro non è mai troppo battuto anche perché è molto difficile effettuarlo in autonomia senza appoggiarsi alle agenzie locali. Tuttavia tra la metà di giugno e i primi di agosto è facile incontrare sul percorso alpinisti che cercano qualche primato “estremo” trasformando l’alta quota in una sorta di “Circo Barnum”. E’ il caso dei due valtellinesi Federico Secchi e Marco Majori che tenteranno di salire in vetta al K2 per poi ridiscendere con gli sci. Se riuscisse sarebbe la seconda volta che questa impresa viene portata a termine dopo l’impresa realizzata da Andrzej Bargiel. Anche cinque francesi tenteranno di scalare il K2 per poi realizzare una discesa con il deltaplano. Si tratta di Benjamin Vèdrines, campione francese di scialpinismo, Betrand Roche e la sua compagna Liv Sansoz, Jean-Ives Fredriksen e Antoine Girard.