È stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza da oltre 16,5 milioni nei confronti di Iperal Supermercati. Questa la decisione di Luca Milani, Gip di Milano, a seguito dell’inchiesta dei pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì per frode fiscale con fatture inesistenti e le somministrazioni illecite di manodopera negli appalti della catena della gdo alimentare al dettaglio e all’ingrosso da 1,5 miliardi di fatturato. Le indagini sono state condotte dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza e, secondo il Gip, hanno svelato una «architettura fraudolenta» attorno a «un sistema di appalti e subappalti simulati» per “schermare” la somministrazione di lavoro “irregolare” fornita «in totale inosservanza» delle leggi da aziende prive dei «requisiti economici». Il provvedimento evidenzia come «Grazie all’esternalizzazione dei servizi attinenti al facchinaggio Iperal ha ottenuto benefici di natura economica e non, dovuti alla estrema flessibilità della forza lavoro a propria disposizione e alla imposizione di tariffe assolutamente inadeguate rispetto ai ritmi lavorativi richiesti». È la committente che «impartisce direttive e mansioni» ai lavoratori delle imprese appaltatrici «attraverso e-mail, istruzioni telefoniche e la presenza di propri addetti nei magazzini e nei punti vendita, con ruoli di direzione e controllo». È “comprovato” il fenomeno della “transumanza” dei lavoratori, il passaggio ripetuto di un operai da appaltatore all’altro. Passaggio in cui spesso vengono persi i contributi e tfr e servono ad evitare gli scatti salariali connessi all’anzianità di servizio. Si tratta della 35esima inchiesta della Procura di Milano sugli appalti di lavoro di multinazionali nella logistica e della Gdo. Negli ultimi anni le indagini hanno coinvolto colossi come Dhl a Brt, da Esselunga a Ups, da Amazon a Fedex e Kuehne+Nagel, Aspiag service srl, cui da capo l’insegna dei supermercati Despar, supermarket GS (Carrefour Italia).
Complessivamente le indagini che hanno portato alla alla stabilizzazione di oltre 49mila lavoratori e recuperare al fisco 552 milioni di euro.