Un mercato che sta tentando di risalire a rilento, smaltendo l’effetto del fine serie Euro 5 nei primi quattro mesi dell’anno, con un calo complessivo del 10,67% pari a 112.494 veicoli commercializzati. Marzo e aprile hanno visto risalire i volumi nel comparto degli scooter, che sfiora l’equilibrio con il primo quadrimestre 2024 (-1,34%) con 61.508 mezzi targati. Resta invece ancora negativo il risultato delle moto, che lasciano sul terreno il 18,12% e immatricolano 47.739 unità. Infine i ciclomotori chiudono il quadrimestre con una flessione del 38,5% e 3.247 unità.
«L’effetto fine serie generato dall’entrata in vigore dello standard Euro 5+ per i motocicli di nuova immatricolazione continua ad attenuarsi. Ora che il surplus di immatricolazioni registrato a fine 2024 non condiziona più in modo preponderante l’andamento reale del mercato, stiamo recuperando i volumi persi nei primi mesi dell’anno e guardiamo con più fiducia al resto della stagione» spiega il presidente di Confindustria Ancma Mariano Roman. L’Italia resta un punto di riferimento in Europa per la produzione di due ruote e per gli eventi dedicati al settore come l’Eicma Riding Fest, l’appuntamento dedicato ai demo ride moto a Misano che si è svolto ad aprile.
Nel corso del mese le immatricolazioni hanno chiuso a -5,2% sullo stesso mese dell’anno precedente, riducendo la flessione delle vendite registrata da inizio anno (-14,4% a gennaio, -20% a febbraio). Stabile il mercato degli scooter, in attivo per il secondo mese consecutivo (+0,39%) e 21.064 pezzi immatricolati. Continua la flessione delle moto, ma rispetto al calo a doppia cifra dei tre mesi precedenti, le registrazioni di aprile si attestano al -9,77% con 16.450 unità targate. In recupero invece i ciclomotori, che riducono le perdite nonostante una flessione del 28,08%.
Quanto alle motorizzazioni elettriche, torna in positivo il comparto grazie alla riapertura dello sportello per la prenotazione degli incentivi, dopo tre mesi di flessione, con una crescita del 10,84% ad aprile e 1.002 veicoli immatricolati. A trainare il settore sono gli scooter, che registrano un incremento del 37,14% su aprile 2024, anche se nel cumulato la flessione anno su anno resta pesante e sfiora il 20%. Il mercato dei quadricicli cresce ad aprile del 26,23% e 1.973 unità, con un andamento opposto per il segmento dei quadricicli elettrici, che, grazie alla ripartenza degli incentivi, è cresciuto da inizio anno del 45,93% a quota 5.042 unità, e il segmento delle motorizzazioni termiche, che, anche per effetto del fine serie, perde il 72,58% dei volumi.
La pandemia ha fatto crescere il mercato delle due ruote che dal 2020 ha registrato una crescita del 12% all’anno. Anche il 2024 ha segnato una crescita delle registrazioni di oltre il 10%. Una evoluzione commerciale che ha fatto crescere la filiera italiana e il fatturato globale, in media dell’8% dal 2018 al 2023 come descritto da uno studio realizzato da Bain & Company. Grazie a questa evoluzione positiva, l’Italia si è affermata come primo mercato europeo e primo paese di produzione.