Negli ultimi 13 anni, c’è stata una figura di stabilità nella politica britannica: il gatto Larry. L’acchiappa-topi ufficiale del governo di Sua Maestà è pronto ad accogliere il suo sesto primo ministro. 

E tutti i sondaggi prevedono che sarà il laburista Keir Starmer a chiudere la lunga era dei conservatori alla guida del Paese, iniziata nel 2010, poco prima dell’arrivo del famoso soriano al 10 di Downing Street.

Con la scontata partenza del premier uscente Rishi Sunak se ne andrà anche il suo labrador Nova. Ma non sono i cani a preoccupare Larry. “Qualunque cane arrivi sicuramente non sarà lui a comandare”, dice il fotografo londinese Justin Ng, che pubblica le foto di Larry sui social media.

All’orizzonte si profila un potenziale concorrente per il felino di 17 anni diventato una mascotte: si tratta del gatto Jojo, molto amato dai due figli teenager di Starmer, accompagnato anche dal criceto Bear.

Larry, comunque, ha dato già ampia dimostrazione in passato di non temere rivali ed è pronto a difendere con le zampe il suo territorio nonostante l’età avanzata. Aveva già avuto la meglio ai tempi della rivalità con Palmerston, il gatto del Foreign Office per qualche anno, poi andato in pensione nel 2020 e ritiratosi in campagna. 

Il Chief Mouser del Cabinet Office ha anche un profilo non ufficiale su X, creato per scherzo ma diventato popolarissimo con oltre 800 mila follower, nel quale compaiono le sue foto e i suoi ‘commenti’, incluso quello bipartisan pubblicato in occasione del voto: “Non posso votare a queste elezioni, ma dovrò convivere con chiunque sarà eletto”. 

Share.
Exit mobile version