Lusso firmato Romito
«Un piacere troppo grande per essere confinato a un solo giorno» racconta lo chef Niko Romito, che ha deciso di estendere il brunch classico, della domenica a pranzo, a tutto il weekend. Un’esperienza gastronomica in stile italiano, con piatti à la carte e un ricco buffet, diventata ormai una delle tradizioni del weekend più amate a Milano a Il Ristorante – Niko Romito. Dai cotti ai crudi, passando per un angolo dedicato al sashimi e alle crudité di mare e un altro riservato ai formaggi selezionati, ogni elemento riflette lo stile asciutto e rigoroso della cucina di Romito. Non mancano proposte leggere e di stagione, né dolci capaci di concludere il pasto con equilibrio. Un ambiente sobrio e sofisticato incornicia il tutto, tra giardino interno e servizio impeccabile, in quella che è ormai una delle esperienze più iconiche del weekend milanese.
Fusion all’orientale
C’è una nuova estetica del brunch che sta prendendo forma a Milano, tra influenze giapponesi, design d’autore e suoni selezionati. Protagonisti due indirizzi destinati a lasciare il segno, entrambi firmati dallo chef Yoji Tokuyoshi e da Alice Yamada, già noti per aver dato nuova linfa al comfort food nipponico in città.
Il primo è Pan, in via Cicognara, dove ogni sabato e domenica dalle 11:30 alle 15:30 va in scena un brunch creativo che unisce sapori orientali e italianità contemporanea. In menu si trovano il karaage di pollo, una shakshuka rivisitata con pappa al pomodoro, e un crème caramel giapponese con kumquat: piatti pensati per un pubblico curioso, serviti in un ambiente intimo e minimalista.
Ma è sul versante più sperimentale che si affaccia ora Mogo Hi-Fi Bar & Dining, il nuovo locale nato dalla collaborazione con Burro Studio e il collettivo musicale Polifonic. Inaugurato da poco, promette di fondere cucina, design e musica in un’esperienza immersiva, anche per il brunch.
Pofumo di spezie
Mezè, in viale Sottocorno, porta in tavola un brunch dal respiro mediorientale, capace di coniugare semplicità e ricchezza gastronomica. Qui, la “colazione tarda” libanese diventa un viaggio tra profumi e consistenze, servita in uno spazio raccolto e accogliente che invita alla pausa lenta. Con 20 euro, si accede a una proposta che va ben oltre il classico brunch: si inizia con frutta secca, hummus vellutato e marmellate fatte in casa, per poi passare a focaccine calde, uova strapazzate, frittata al prezzemolo e carne d’agnello speziata. Il tutto servito con cura e accompagnato da tè aromatici o caffè orientali, per un’esperienza che sa di convivialità autentica e cultura gastronomica.