Nel 2025 la fascia media degli smartphone è il vero terreno di battaglia dell’innovazione, dove la concorrenza tra brand storici e nuovi outsider si traduce in dispositivi sempre più completi, accessibili e sorprendenti. L’arrivo della nuova famiglia Honor 400 – composta da 400 Lite, 400 e 400 Pro – è la conferma che oggi si può avere molto senza spendere cifre folli, e che la virtù, come spesso accade, sta proprio nel mezzo.
Honor 400 si posiziona come il modello forse più equilibrato e creativo della gamma. Il suo display Amoled da 6,55” a 120 Hz, con luminosità di picco di 5.000 nit e densità di pixel 460 ppi, offre una resa visiva di ottimo livello, paragonabile a quella di modelli più impegnativi sotto il profilo del prezzo. Sotto la scocca – in policarbonato, scelta che privilegia leggerezza e resistenza agli urti rispetto a materiali più raffinati e costosi come alluminio, vetro e titanio – lavora uno Snapdragon 7 Gen 3 (fine 2023), affiancato da 8 Gb di Ram e 256/512 Gb di storage Ufs 3.1: non il top per il gaming spinto, ma più che sufficiente per garantire la fluidità necessaria nell’uso quotidiano.
La fotografia e l’editing intelligente
Il comparto fotografico si distingue e rende questo smartphone competitivo anche nei confronti del fratello maggiore: sensore principale da 200 Mp luminoso (apertura f/1.9”) stabilizzato, ultra-wide da 12 Mp e selfie camera (foto molto buone e con ritocchi efficaci) da 50 Mp. Il sensore scatta a 50 megapixel a 2x e a 12.5 megapixel in 4x (con il crop, il ritaglio digitale, che permette di zoomare senza ricorrere subito allo zoom digitale tradizionale, che si spinge fino a 30x, sgranando però l’immagine). La qualità degli scatti è elevata (i più bravi si possono cimentare con l’interfaccia pro, piuttosto completa), i colori sono naturali. A volte appaiono un po’ troppo neutri, ma la resa finale appaga, grazie anche a una suite AI di editing completa, denominata Ritocco magico: dal miglioramento, al ritaglio per isolare il soggetto e spostarlo nell’immagine (feature che abbiamo visto in prima battuta sui Pixel di Google), dalla gomma per cancellare oggetti (o persone) indesiderati, all’espansione per adattare le inquadrature e adattarle a ogni formato. La galleria offre strumenti che possono trasformare ogni foto in un piccolo progetto creativo. L’intelligenza artificiale, del resto, è protagonista, ormai è la tendenza di tutti i prodotti Honor. Ed ecco Magic Text, Portale Magico, Sottotitoli e Traduzioni in tempo reale, individuazione dei video deepfake.
Quante cose puoi fare davvero con l’AI?
Il Portale Magico è una funzione ormai rodata da Honor. Cosa fa? Esempi. Ricevi un indirizzo su WhatsApp: selezioni l’indirizzo, lo trascini sul Magic Portal e l’AI ti suggerisce Google Maps per avviare subito la navigazione. Vedi un prodotto interessante in una foto e con lo stesso sistema puoi cercare articoli simili su siti di e-commerce. Vuoi condividere rapidamente un testo o un’immagine: ancora, lo trascini sul Magic Portal e scegli l’app desiderata tra quelle suggerite.Tutte queste attività quotidiane trovano la risposta nella durata.
La batteria silicon-carbon da 5.300 mAh garantisce diverse ore, tra 6 e 7, di autonomia (se non la si stressa può superare le 36 ore senza problemi) e consente di ripartire in mezz’ora (se non si arriva a zero, ma si ricarica quando è al 20%) grazie ai 66W cablati (il Pro ne ha 100). Non c’è la ricarica wireless (riservata al Pro), ma l’esperienza d’uso resta tra le più soddisfacenti della categoria. Quanto alla protezione da polvere e acqua Honor 400 è IP65 (resiste a polvere e acqua, ma non a immersione, come il Pro, che è IP67 e IP69).