“Come governo dobbiamo cercare di mantenere il sangue freddo, valutare gli impatti ed evitare di partire con una politica di controdazi che potrebbe essere semplicemente dannosa per tutti e specialmente per noi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al Forum Teha di Cernobbio.
“Siamo impegnati in una de-escalation con l’amministrazione Trump. Il messaggio è che non bisogna pigiare il bottone del panico. Le Borse – ha detto Giorgetti – agiscono in modo razione e talvolta irrazionale, seguendo altri tipo di istinti”.
L’Italia “per definizione è fatta da imprenditori assai svegli e reattivi” ha sottolineato il ministro, che dimostrano “una resilienza superiore alla media”. ”Questo si è già verificato in occasione della pandemia” e “il nostro l’auspicio è che si manifesterà in questa situazione”.
“Valutare la sospensione del patto di stabilità per aiutare le imprese”
Giorgetti, propone di riattivare, come accaduto con la pandemia, la sospensione del patto di stabilità per aiutare le imprese alla luce della crisi che l’impatto dei dazi Usa avrà sull’economia dei paesi europei, considerato il fatto che nelle regole europee c’è la clausola di salvaguardia generale oltre a quelle nazionali. “Il problema italiano, rispetto a come viene approcciato in altri paesi, è che noi partiamo da una situazione di bilancio in cui i nostri spazi di bilancio sono profondamente diversi rispetto a quelli di altri” ha detto Giorgetti, chiudendo il suo intervento al Forum Ambrosetti.
“Si evocano gli aiuti per i settori e le imprese danneggiate da questa situazione, ma gli aiuti significa interventi di tipo economico-finanziario a carico del bilancio dello Stato. E se ciò è vero, ciò deve essere consentito dalle regole europee, e in Europa, come testimonia la grande situazione di rischio economico che si sta profilando, una provocazione la lancio: nell’attuale governance economica non c’è soltanto l’articolo 26 ma c’è anche l’articolo 25, che forse andrebbe riletto, e se è tutto vero, trovo che ci sia una logica conseguenza a tutto questo”.
L’articolo 25 del nuovo patto di stabilità consente agli Stati membri di deviare dal percorso della spesa netta nel caso di una grave congiuntura negativa, a condizione che la sostenibilità di bilancio nel medio termine non ne risulti compromessa. “Già credo che sia abbastanza evidente il nuovo atteggiamento dell’Europa rispetto al green deal e all’impatto del medesimo sull’industria europea, e ora dovrà essere fatto anche su altri aspetti”, ha proseguito Giorgetti.
“Mi sembra evidente che il cambio di impostazione sia radicale. Quello che mi sento di dire è che io continuo ad avere fiducia da un lato nella capacità della nostra economia e delle imprese di resistere e che il governo sta valutando la situazione cercando di mantenere un approccio razionale e pragmatico a questa situazione”.
Conti pubblici: “Il giudizio di Fitch testimonia operato del governo”
Poi parlando dei conti pubblici il ministro dell’ Economia sottolinea: “Il mondo è totalmente cambiato. Un anno fa avrei raccontato degli sforzi per garantire la sostenibilità finanziaria del Paese, il consolidamento fiscale. Con riferimento a questi aspetti oggi mi limito a rinviare al giudizio dell’agenzia di rating Fitch che descrive la situazione e testimonia l’operato del governo”. Ieri Fitch Ratings ha confermato a ‘BBB’ con outlook positivo il rating dell’Italia.